«Non so che dire. Siamo qui tutti e non ci crediamo ancora», ripete Ezio Mauro. «Ci siamo scelti. La nostra è stata una storia d' amore professionale: dentro il giornale era la mia sentinella. Abbiamo giocato battaglie sproporzionate guardandoci solo negli occhi, con la garanzia inattaccabile del suo giornalismo e della qualità. Ci proteggeva col suo modo di stare in campo, con la sua forza, il suo coraggio. E ora siamo più soli». Ma non finisce qui: «Oggi prendiamo l' impegno di continuare il suo lavoro sapendo che è insostituibile. Fino in fondo, come faceva sempre lui e tenendo presente il metodo, la ricerca dell' eccellenza che chiedeva sempre a se stesso e a tutti noi. Grazie di tutto Peppe, ti voglio bene».Dal pezzo di Caterina Pasolini su Repubblica del 2 agosto 2011.
mercoledì 3 agosto 2011
Il Diretùr: «Grazie di tutto Peppe, ti voglio bene».
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Segnalo un interessante post, dal titolo "I mancati eredi di D'Avanzo"
http://erroridistamparm.blogspot.com/2011/08/i-mancati-eredi-di-davanzo.html
Posta un commento