E' morto il mio giornalista preferito. Il suo lavoro, prezioso. Prezioso. Le copie di Repubblica che conservo gelosamente, giorni di inchieste indelebili, quando il gioco si faceva duro: magari dopo mesi di silenzio, ecco di colpo la sua firma, a marchiare la prima pagina. Per rimettere le cose al proprio posto, con del cazzutissimo giornalismo. Una sicurezza. Che non abbiamo più. E che dobbiamo colmare con l'impegno, ancora, e ancora di più. Per celebrarlo come si deve. Sapere che Giuseppe D'Avanzo era un assiduo lettore di questo blog è stata una delle mie più grandi soddisfazioni: gli era "spesso utile" per il suo lavoro, mi disse. Che orgoglio provai, che orgoglio proverò sempre. E niente, lo voglio ringraziare ancora una volta, per tutto quello che ha scritto, per tutto quello che era. Grazie.
mercoledì 3 agosto 2011
NLQB ricorda Peppe D'Avanzo.
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