Gianni Riotta (ri)punta al Corriere. Dopo la non esaltante esperienza come direttore del Sole24Ore, nonostante un periodo di decantazione, Riotta non perde la speranza di guidare il Corriere della Sera. Anzi, ci lavora alacremente. Al punto da giocare, in queste ore, carte false pur di far assumere il suo pupillo Christian Rocca, da subito, al quotidiano di via Solferino. Per Rocca il parcheggio temporaneo sarebbe l'inserto culturale domenicale in via di definizione. Ma l'obiettivo vero del giornalista del Sole, noto neo-Con e allievo di Giuliano Ferrara, è quello di seguire tra un anno, da vicino, le elezioni presidenziali americane. Va da sé: per il Corsera. E con Riotta direttore.
martedì 27 settembre 2011
Il Camillo della Sera.
Leggiamo stupefatti su Dagospia:
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7 commenti:
Ci tocchiamo potentemente i coglioni. Con ambo le mani
Stupefatto credo che sia l'aggettivo più adeguato per descrivere lo stato d'animo di chi apprende questa notizia.
Non pago della mediocre gestione del Sole 24 Ore (cancellata d'imperio e con grande destrezza da Roberto Napoletano) o della fiacca direzione al TG1, l'uomo con la camicia bianca e le maniche arrotolate ancora insiste a voler fare il direttore.
Mi spiegate perché, in questo paese, un giornalista una volta ricoperta una carica direttiva debba proseguire sempre nel medesimo ruolo? Dove sta scritto "una volta direttore, sempre direttore"?
L'idea poi di portare Rocca al Corriere è incredibile. Capisco che Riotta soffra nel vedere il suo pupillo totalmente emarginato dal Sole 24 Ore, confinato com'è nella ridotta domenicale della rubrichetta musicale e rarissimamente impiegato a commentare le vicende americane. Ma da qui a volerlo trasferire al Corsera...
Spero di cuore che Riotta continui a scrivere i suoi articoli sulla Stampa del suo amico Calabresi (ne ha perfino scritto uno di economia perché oramai è titolato in materia) e dimentichi per sempre le sue velleitarie ambizioni direttoriali.
Vade retro!
bravissimo Barbapapà
John Raiot VADE RETRO, e lo scrivo da corrierista e amante di marionecalabresi
Magari è solo un bluff di Dagospia.
Vi ricordate cosa scriveva a gennaio?
Almeno la conoscenza dell'America di Rocca è mostruosamente superiore alle Zucconate di Repubblica.
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