chissà come son contenti a leggere il pacato Ferrara, quei piccoli imprenditori del nord est, botteghe e artigiani, che nello scorso anno han visto una ventina di colleghi togliersi la vita perchè stritolati dalle banche e dai debiti, incapaci di far fronte agli impegni verso fornitori e dipendenti.... Emmenomale che il governo del fare aveva rassicurato tutti: "Noi non lasceremo indietro nessuno"! Cosi diceva l'ineffabile Tremonti.... e addirittura il Ministro dell'Interno vaneggiava di incaricare i Prefetti al controllo sulle condizioni che le banche praticavano alle imprese!
OT Bravo, Ceccarelli, eh? Bravissimo, per carità. Solo che certe volte è, come dire, un po' troppo innamorato della propria scrittura. Provare, per credere, a leggere il pezzo di oggi sul nuovo libro di Bartezzaghi. In cui non si capisce una mazza non solo di cosa parla il libro di Bartezzaghi, ma nemmeno di che cosa il pezzo stia parlando. Orrore: che stia studiando da Arbasino?
Mi consenta di dissentire: il pezzo si capisce eccome e i Bartezzaghi (tutta la famiglia) sono davvero in gamba. Ceccarelli è una sagoma! Lo conobbi lo scorso anno a Forte dei Marmi in occasione del Premio alla Satira. Memorabile il racconto della storiella delle farfalle! Qualcuno qui la conosce? Se la faccia raccontare!
Fabio p mi ha tolto le parole di bocca. Alla fine del pezzo mi sono chiesto: embè? Peccato perché per il resto Ceccarelli è molto arguto, ed è divertentissimo da leggere.
Concordo con l’opinione di Fabio P. sul Ceccarelli di ieri sul nuovo libro di Bartezzaghi. Già l’incipit mi ha affaticato: “Oh Comunicazione, invincibile divinità crudele e gettonatissima che cosa non si fa per lei in questo tempo dissennato! Quali confini, quali codici, quali virtù non sono stati travolti e stravolti in suo nome a colpi di strategie, patologie, trovate, furbate, e mode, contagi, slogan, claim, spin più un'infinità di altre diavolerie, tutte più o meno attrezzate e orientate dal marketing, quindi dal consumo - però anche di attenzione.". Il prosieguo poi non è stato di certo migliore. Per capire qualcosa del libro del Bartez dovrò affacciarmi in libreria e sfogliarne qualche pagina. Sembra quasi che il bravissimo Ceccarelli abbia voluto dimostrare che anche lui maneggia la lingua italiana con pari perizia del Bartez. Ma questo lo sapevamo già, Filippo!
6 commenti:
chissà come son contenti a leggere il pacato Ferrara, quei piccoli imprenditori del nord est, botteghe e artigiani, che nello scorso anno han visto una ventina di colleghi togliersi la vita perchè stritolati dalle banche e dai debiti, incapaci di far fronte agli impegni verso fornitori e dipendenti....
Emmenomale che il governo del fare aveva rassicurato tutti: "Noi non lasceremo indietro nessuno"!
Cosi diceva l'ineffabile Tremonti.... e addirittura il Ministro dell'Interno vaneggiava di incaricare i Prefetti al controllo sulle condizioni che le banche praticavano alle imprese!
OT
Bravo, Ceccarelli, eh? Bravissimo, per carità. Solo che certe volte è, come dire, un po' troppo innamorato della propria scrittura. Provare, per credere, a leggere il pezzo di oggi sul nuovo libro di Bartezzaghi. In cui non si capisce una mazza non solo di cosa parla il libro di Bartezzaghi, ma nemmeno di che cosa il pezzo stia parlando. Orrore: che stia studiando da Arbasino?
@ fabio p - 04/10/2011 16.58
Mi consenta di dissentire: il pezzo si capisce eccome e i Bartezzaghi (tutta la famiglia) sono davvero in gamba.
Ceccarelli è una sagoma!
Lo conobbi lo scorso anno a Forte dei Marmi in occasione del Premio alla Satira.
Memorabile il racconto della storiella delle farfalle!
Qualcuno qui la conosce?
Se la faccia raccontare!
Fabio p mi ha tolto le parole di bocca. Alla fine del pezzo mi sono chiesto: embè? Peccato perché per il resto Ceccarelli è molto arguto, ed è divertentissimo da leggere.
@francesca: non conosco la storiella delle farfalle. ce la riassumi? grazie.
Bordone tutta la vita.
Concordo con l’opinione di Fabio P. sul Ceccarelli di ieri sul nuovo libro di Bartezzaghi.
Già l’incipit mi ha affaticato: “Oh Comunicazione, invincibile divinità crudele e gettonatissima che cosa non si fa per lei in questo tempo dissennato! Quali confini, quali codici, quali virtù non sono stati travolti e stravolti in suo nome a colpi di strategie, patologie, trovate, furbate, e mode, contagi, slogan, claim, spin più un'infinità di altre diavolerie, tutte più o meno attrezzate e orientate dal marketing, quindi dal consumo - però anche di attenzione.".
Il prosieguo poi non è stato di certo migliore. Per capire qualcosa del libro del Bartez dovrò affacciarmi in libreria e sfogliarne qualche pagina.
Sembra quasi che il bravissimo Ceccarelli abbia voluto dimostrare che anche lui maneggia la lingua italiana con pari perizia del Bartez. Ma questo lo sapevamo già, Filippo!
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