domenica 23 ottobre 2011

Stanca nelle idee.

Avremmo voluto intitolare questo post "Stancanelleide" ma, siccome qualcuno - anche in una palestra di liberalità come la nostra amata Repubblica - non apprezzerebbe nemmeno la stessa ironia che altri suoi colleghi hanno accettato, ci è bastato aggiungere una E finale e mandare così un cordiale saluto a chi non ha colto il senso di una nostra critica.
Come, di chi si tratta?

6 commenti:

Simona ha detto...

Ma siete sicuri che fosse proprio lei??

kriss ha detto...

Beh! certo qualche dubbio viene, soprattutto per la punteggiatura sciatta e le maiuscole/minuscole alla "viva il parroco" dei commenti successivi a quello di paertura. E poi che reattività viperesca, che lesa maestà :-) Se è vera, è ridicola e fa ancor più riflettere che un giornalista non abbia niente di più elaborato e originale da controbattere ad una garbata critica che "vaff....". Illuminante sulla pochezza lessicale. Ecome diceva il buon Moretti e lo diceva proprio a una giornalista. Ma tu guarda ....

kriss ha detto...

boh è saltato un pezzo E come diceva il buon Moretti "chi parla male, scive male e pensa male" ecc ecc

Enrico Maria Porro ha detto...

simona, ci stai dicendo che sei stata tu a mettere in piedi tutto?

Anonimo ha detto...

Seguo la vicenda e davvero viene il dubbio che possa essere stata la scrittrice a rispondere vfc.
Però in quella recensione "manca" il riferimento sul Corriere, il giornale dove lavora lo scrittore Cazzullo.
Non è mai bello vedere scritto vfc o str o peggio una bestemmia. Chiunque lo ha fatto ha sbagliato anche se in uno scatto di nervosismo. Segno dei tempi? Non credo che quelli passati siano stati migliori. La recensione è in tutti i casi incompleta senza quel riferimento e rimane alla storia come il vfc sul blog.
Spero in una risposta meditata e certificata dell'autrice
gs

Simona ha detto...

No no, la mia era una domanda seria. Non che trovi strano che una giornalista possa rispondere in un blog, ma rispondere a quel modo......!