sabato 15 ottobre 2011

(Vita di redazione 176). Una Reunio ingombrante e poco significativa.

VITA DI REDAZIONE del 14 ottobre 2011.
Durata: 4'45”.

Quando l'attesa è tutta rivolta a ciò che accadrà dopo, la Reunio diventa perfino ingombrante e poco significativa. Se a questo, poi, si aggiunge che è venerdì, giorno tradizionalmente dedicato a elaborare progetti per il fine settimana, si spiega anche l'assenza di pubblico, quello delle grandi occasioni. Senza nulla togliere a Rossana Giorgetti che ha scelto la montatura dei nuovi occhiali intonata al colore dei suoi capelli (1'41”),


oppure a Donatella Chiappini che si ravvia i capelli scoprendo doppi orecchini (00'12”).


Introduzione del (social) Diretùr che ha così cinguettato dopo la Reunio: “La fiducia, ma per che cosa? Il governo non come fine ma come mezzo per proteggersi e attaccare. Non può durare”.

00'20”. Spunta, dietro il monitor direttoriale, Aldo Balzanelli, come se fosse un mezzobusto.


Il vice-diretùr Dario Cresto-Dina sfoglia distratto dai maxi schermi in sala, mentre l'art director Angelo Rinaldi è proprio il suo opposto.

00'40”. Chissà cosa starà guardando DCD?


1'31”. A Daniele Mastrojack dà fastidio la cravatta nello sfoglio.


1'45”. Gianluca Luzi ha anticipato la seduta dal parrucchiere, bancata bassissima per il fine settimana. Gode il bookmaker.


Il (social) Diretùr cita i giornali “tipo Financial Times”. FT per gli intimi come dibattuto in un post odierno da una pipierrina d.o.c come kriss e dal Gran Cerimoniere dei PPR+ e PPR- Barbapapà (per inciso siamo d'accordo con entrambi).

1'54”. Riteniamo che chi si affaccia alla linea fatale, appoggiandosi alla parete, non disponga del pass per l'accesso nella “Situation Room”.

2'12”. C'è un signore, in zona online, con pullover verde e capelli brizzolati, forse reduce dall'Aventino, ma ignoriamo la sua identità.


Dalla bottiglia (vuota) di Antonio Scurati spunta una pianta, oppure si tratta di un effetto ottico? La discussione è aperta, come si proclamava al tempo dei cineforum, quando si faceva a gara a chi sgattaiolava prima fuori.

2'32”. Si sono dati il cambio a tenere la parete in piedi. Riccardo Liguori ha un moscerino in un occhio.


3'02”. Entra come un tornado il vice-diretùr che rispondeva alle mail, Massimo Giannini.
Riccardo Liguori è quasi sbalzato via dalla poltrona. Marco Ruffolo viene distratto, poi fa spazio a Giannini.

3'24”. C'è non solo chi arriva, ma anche chi parte.

Poi Antonio Scuteri parla di studenti, a Milano, aggiungendo che anche loro sono “indignados”. Ma perché? Non siamo in Spagna, non basta definirli “indignati” ? Scuteri non ha letto i “cattivi pensieri” (di domenica scorsa) del maestro Gianni Mura?

3'48”. Massimo Giannini, reduce dall'ottima figura a “Piazzapulita” (ieri sera su La7) sta raccontando a Marco Ruffolo i retroscena della trasmissione, probabilmente precisando di chi vorrebbe fare “piazzapulita” (di Gasparri certamente, ma questo lo vorremmo in tantissimi). Marco Ruffolo sorride (giusto perché è venerdì) e Riccardo Liguori appare disorientato.


Citazione anche per il buon Francesco Mimmo, vicecaposervizio Esteri, che sconta l'esordio in voce di questa stagione. Conclusione ancora affidata al (social) Diretùr, che nel pomeriggio cinguettava così: “Salvo. Ma politicamente vivo? È la domanda che aveva fatto Napolitano”.

Buon fine settimana.
Visto, si stampi.

Frank

Nessun commento: