Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Gent.mo Sig. Porro,
vorrei segnalarle un altro scivolone di Tarquini, che segue la “palla” del brevetto sui broccoli che ha riscosso un grande successo sul web.
Mi riferisco all’articolo sul sito di Repubblica il 3/11, riguardante la ricostruzione storica dell’affondamento della nave Laconia del 12/9/42.
Il nostro caro Tarquini dimentica che questa nave trasportava quasi 2.000 prigionieri italiani e fu questo il motivo per cui il sommergibile prestò soccorso ai naufraghi, per quanto riguarda la condotta delle guardie polacche, tutti i racconti dei sopravvissuti italiani furono concordi nel denunciare la brutalità di queste ultime che impedirono loro, con ogni mezzo, di salire sulle scialuppe. Comunque la “chicca” è senz’altro l’aver addebitato agli idrovolanti Sunderland la vittoria nella battaglia dell’Atlantico. Questi non potevano volare, per motivi di autonomia, nella zona centrale dell’oceano dove si posizionavano i sommergibili con la tecnica del branco dei lupi. La battaglia fu vinta grazie al radar e all’Adsic (sonar), oltre alla perfetta organizzazione dei convogli, che resero gli attacchi dei sommergibili in pratica un suicidio.
Un’altra precisazione, gli attacchi alle navi ospedali e ai mezzi di soccorso non furono solo una peculiarità tedesca, purtroppo anche gli Alleati compirono azioni simili, gli unici che protestavano (inutilmente) erano gli Italiani.
Sono notizie che si possono trovare su Google in poco meno di un quarto d’ora, il tempo sufficiente per evitare brutte figure che un giornale come Repubblica dovrebbe evitare.
Grazie dell’attenzione, Diego Leva
2 commenti:
La Battaglia dell'Atlantico fu vinta principalmente grazie alla decrittazione del sistema di comunicazione tedesco Enigma. Sempre su google ma in 6 minuti.
Stef: Turing, mela avvelenata, l'idea di essere qui mentre lui non ha potuto avere niente di tutto questo.
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