giovedì 10 novembre 2011

Buona giornata a tutti.

Mettiamo che sono già i primi giorni di dicembre e voi uscite di casa per cominciare a comprare i regali di Natale. Vi fermate ad un bancomat per rimpinguare il portafoglio, infilata la carta, ma non succede niente: il prelievo non è disponibile. Provate ad un secondo Bancomat, ad un terzo, ma è dovunque la stessa storia. Nel negozio, il titolare declina cortesemente di accettare la vostra carta di credito e chiede euro contanti. Che succede? Un black-out elettronico? No. Succede che, mentre voi non eravate attenti, l'Italia ha dichiarato default, è uscita dall'euro e sul paese è sceso un black-out non elettronico, ma finanziario.

L'ipotesi è ancora remota. Esiste ancora la possibilità di fermare il collasso del debito pubblico italiano, riguadagnando credibilità presso gli investitori e/o salutando l'arrivo del Settimo Cavalleggeri, sotto forma di Bce o Fmi. Ma, se la traiettoria dei mercati resta quella disegnata in queste ultime ore, quell'ipotesi rischia di materializzarsi. Si chiama, comunque, bancarotta, ed è, in ogni caso, una sciagura, ma può assumere forme diverse: bancarotta dolce ("orderly default"), bancarotta extra strong ("disorderly default"), bancarotta con il botto (l'uscita dall'euro). prosegue qui
Maurizio Ricci su repubblica.it 

Update: mi segnalano che questo articolo è scomparso dalla Home di Repubblica. Che abbiano pensato fosse troppo catastrofico? 
Update 2:  l'articolo è ancora presente in Home Page, nascosto, ma presente.

2 commenti:

Simona ha detto...

In effetti stamani quando l'ho letto ho provato un certo brivido.....di terrore!

Barbapapà ha detto...

Un articolo sulle conseguenze del default dell'Italia ci sta, ma dargli quella visibilità in homepage è stata una scelta discutibile.