CARO DIRETUR TI SCRIVO
Così mi candido un po'.
Bastava leggere la locandina a fianco.
IL NOSTRO CARO (E SIMPATICO) ANGELO
Incipit di un pezzo in cui si parla di un Casino di prossima costruzione a Disneyworld Florida.
OSSERVATORIO REFUSI
Il nostro caro Angelo parte in quarta con una citazione cinematografica. Ma dimentica che il titolo del film è Quell'oscuro oggetto del desiderio. Non scuro. E' un po' come scrivere Io, Chiara e l'oscuro.
IL GIOCO DI PAROLE DI MURA
Che diventa ancora più divertente con il disegno di Samarelli.
LA MALEDIZIONE DELLE BREVINE
OSSERVATORIO REFUSI
Nel pezzo del vice-dirtùr DCD su Fabri Fibra. Bastava conoscere un po' lo spagnolo e sapere che Pequeno significa piccolo. Mentre Pecueno non significa nulla. Oppure fare una ricerchina su Google. E poi l'accento giusto è Guè, non Gué.
7 commenti:
Per me Aquaro non ha fatto nessun refuso. La maggior parte degli iPhone è nera, quindi quello scuro oggetto del desiderio. Trattasi di calembour. Non si nota l'ironia? :)
Un conforto morale, leggere l'informata di ieri. Primo premio alla incoerenza in fatto di segnaccento sul prenome della signora Rodriguez.
Peraltro Io, Chiara e l'oscuro è il titolo di una trasmissione di Chiara Gamberale du Raidue
@gabriele, innanzitutto ti ricordo che la rubrica si chiama "osservatorio refusi" e quindi non è detto che i refusi segnalati siano tali. quello che sostieni tu è vero, lo "scuro" può essere riferito all'iPhone ma allora AA avrebbe dovuto scriverlo tra virgolette, e poi, se è così, l'ultimo modello di iPhone più che "scuro" è proprio "oscuro", viste le lamentele di chi l'ha appena acquistato... ho un amico che va a New York la settimana prossima, gli dico di cercarsi l'indirizzo di casa di AA e di andare a chiedere direttamente a lui quale era la sua intenzione.
a bette: arbasino ti fa una pippa...
O FS, ammetto che considero Arbasino - insieme a Paolo Poli - una fonte, avuncolare, di ispirazione.
bene, così potremo dire di avere anche noi il nostro arbasino.
Eh, anche nella sua raccolta adelphiana - quel tomazzo rosso con Liz Taylor in copertina - i refusi non mancano. Ce n'era uno storico-politico niente male. Ma quando leggo non li annoto, per pura pigrizia. Mi limito a contemplarli con intenso egoistico godimento.
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