venerdì 13 gennaio 2012

Da rom sinti a brianzoli tinti?

A proposito della vicenda del povero vigile milanese, i giornali, dopo aver parlato di "rom sinti" adesso parlano di sospettati "descritti come nomadi". Abbiamo come il sospetto che alla fine verrà fuori che non sono neanche nomadi, guarda un po'...
Si parla di "un BMW X5 color bronzo scuro"... sa più di macchina di commercialista brianzolo.
Vedremo.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

la repubblica purtroppo insiste a definire "slavi" dei probabili appartenenti al popolo roma/rom:
http://en.wikipedia.org/wiki/Roma_people

cechi, russi, polacchi etcetc dubito siano d'accordo

ginogoriwashere

Anonimo ha detto...

dimenticavo:

"Continua la caccia ai responsabili, sarebbero due giovani slavi."
http://www.repubblica.it/

ginogoridistratto

Anonimo ha detto...

Siamo al ridicolo. prima Rom Sinti (che sono due popoli diversi), adesso Slavi. Peccato che sia Rom che Sinti siano di origine indiana.
Ma se non hanno notizie certe, perchè non tacere, invece che propalare fuffa a palate ? Segnalo che addirittura ieri davano anche l'età (26 e 28 anni). In base a cosa, tanto per aizzare un po' di canaglia leghista ?

Anonimo ha detto...

uummm...

sulla questione rom/sinti

it.wikipedia concorda con te:
http://it.wikipedia.org/wiki/Popolo_Rom

en.wikipedia consideria i sinti un sottogruppo rom:
http://en.wikipedia.org/wiki/Romani_people

Geppo ha detto...

Tra l'altro, dire "rom sinti" è come dire "monzesi mantovani".

Anonimo ha detto...

comunque, tralasciando l'antropologia, se la difesa della legalità è questa stiamo freschi:

"Già liberati due dei rapinatori catturati dopo il colpo a Domio

Gli agenti della mobile che se li sono trovati davanti durante una perquisizione nel campo nomadi di via Pietraferrata pensavano che fossero evasi. Così ha deciso il gip Truncellito

Li avevano catturati a Sistiana dopo un lungo e faticoso inseguimento cominciato in seguito a una rapina fallita per l’arrivo del padrone di casa in una villetta di Domio. Ora due dei tre rom sono clamorosamente già liberi. I primi a essere increduli sono i poliziotti che ieri mattina li hanno fermati per sospetta evasione durante una perquisizione al campo nomadi di via Pietraferrata. «Cosa ci fate qui?». Loro imperturbabili hanno esibito sotto gli occhi degli agenti i verbali di scarcerazione emessi dal Gip Truncellito. Gli agenti non hanno creduto alla coppia di etnia rom nemmeno davanti ai documenti ufficiali, arrendendosi all’evidenza solo dopo la conferma telefonica della segreteria del carcere. E mentre dalla radio di servizio della volante la voce del funzionario della casa circondariale ripeteva «tutto in regola», sul viso dei due pregiudicati si è stampato un sorriso beffardo. Si tratta di Cristopher Cari, di 31 anni, e del diciottenne Dylan Levacovich. Il primo è agli arresti domiciliari nella sua roulotte, dove ha fissato la residenza, il secondo è a piede libero. Sono due dei ladri sorpresi ieri da un operaio di vent’anni a rubare nella villetta della sua famiglia a Domio. I rapinatori, dopo essere stati scoperti, avevano colpito ripetutamente alla testa con un cacciavite riuscendo anche sfondare il casco da motociclista indossato dal giovane. Fatto, quest’ultimo, che aveva portato il Pm Giorgio Milillo ad istruire immediatamente una pratica a carico di uno degli aggressori anche per tentato omicidio, rigettata dal Gip. Anche il sindaco di Trieste si era complimentato ieri con la polizia per l’arresto della «pericola banda di malviventi», ritenuta responsabile di una quindicina di furti in appartamenti e ville, sgominata solo dopo un inseguimento a tutta velocità sul raccordo autostradale durante il quale gli agenti avevano esploso anche dei colpi di pistola in aria per avvertimento.

Le ulteriori indagini sulla banda dei rom attribuiscono a Elvis Levacovich, 47 anni, Dylan Levacovich, 32 anni e Cristopher Carri, pure di 32 anni, numerosi colpi. Il sospetto, giudicato dai poliziotti più che fondato, nasce dall’analisi delle tracce lasciate durante i colpi. In particolare avrebbero agito in strada per Longera 241, in via del Farnetello 2, a Basovizza, in via Marco Polo 24, in strada di Fiume 35 e in via dei Cordaroli 18. Ma altri due colpi, invece, sono stati messi a segno l’altra notte in strada di Cattinara 24 e in vicolo Scaglioni 28. Rilevanti i bottini. Nel primo i malviventi hanno razziato ben 25 orologi per un valore di 27 mila euro, nel secondo monili in oro e denaro per l’ammontare di 15mila euro. Ieri nel frattempo sono scattati perquisizioni e controlli a tappeto sia da parte degli agenti della Mobile che del commissariato di San Sabba."


http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/01/14/news/gia-liberati-due-dei-rapinatori-catturati-dopo-il-colpo-a-domio-1.3062197