venerdì 17 febbraio 2012

Solidarietà.

Per solidarietà nei confronti di Avvenire, quotidiano per il quale è stata chiesta pubblicamente la chiusura, abbiamo deciso di pubblicare la prima pagina per una settimana. Forse più.

Nessun quotidiano deve chiudere. Nemmeno i nostri Nemici. E ne abbiamo a iosa, di Nemici.


8 commenti:

Francesca ha detto...

Solidarietà anche al settimanale cattolico di cui l'out of head Celentano ha invocato la chiusura!

Ho avuto l'abbonamento a FC sin da bambina e per molti anni anche dopo sposata.
Le posizioni di FC (cosi come quelle delle ACLI) sono state sempre ben distinte da quelle di Avvenire e molto critiche verso il potere, e in questo Celentano ha clamorosamente toppato.

In ogni caso non si puo' mai pensare di zittire una voce in democrazia anche se alle nostre orecchie risulta sgradevole..... a meno che ....non si tratti di Marcello Dell'Utri, quando a Como pretendeva di tenere una conferenza sui falsissimi diari del duce senza subire contestazioni!

:D

Frank ha detto...

Riconosco la buona intenzione, FS, ma Celentano non ha ovviamente alcun potere sulla chiusura dei giornali. Le sue sono state esternazioni di un comune cittadino che non possono influire né sulla libertà di stampa (per fortuna) né tanto meno sulle decisioni della Consulta.
Chiacchiere in libertà, quindi, accompagnate dall'ipocrisia della Rai che adesso si mostra indignata, dopo aver raccolto soddisfacenti introiti pubblicitari, grazie appunto a Celentano.
Secondo me, insomma, l'iniziativa non è necessaria.

Francesca ha detto...

@ Frank

sono le parole di Travaglio, cosi come le ha ripetute ieri sera dalla Gruber.
A differenza di "certi" politici che invece gli editti bulgari li hanno emanati e pure han brigato per chiudere trasmissioni in RAI che non andavano loro a genio.

Anonimo ha detto...

mi dispiace, ma devono chiudere (IMHO), quelli che sopravvivono grazie ai finanziamenti PUBBLICI...

(tra l'altro 'sta fissa tutta italica per la carta in edicola parmi incomprensibile...comunque è facile per me parlare, già non compro neanche l'edizione cartacea di rep., figurarsi l'avvenire o il foglio...)

ginogoriekolò

gattone mecir ha detto...

Condivido poco la solidarietà a questi giornali, le cui ragioni e i cui argomenti sono sempre diffusamente ripresi dai mezzi di informazione e che oltretutto sanno ben controbattere a ogni "attacco" nei loro riguardi, pare. Peraltro Celentano, al netto di certi delirii, ha il piccolo/grande merito di smuovere le acque stagnanti di show, come questo Sanremo, paludatissimi e imbarazzanti a dir poco.

Frank ha detto...

@Francesca, davvero? Mi fa piacere. Sono d'accordo con quello che ho detto, allora :-)

Geppo ha detto...

Vero quel che dicono Frank e gattone, ma invocare la chiusura di un giornale, anche se è chiaro che non si ha alcun potere per mettere in pratica questo desiderio, è sempre sintomo di scarso amore verso la democrazia e la libertà. In un mondo ideale, nessuno dovrebbe pensare di zittire qualcun altro.

Poi c'è il problema della sovraesposizione delle idee della Chiesa Cattolica, ma questo non pertiene alla libertà di espressione, che dev'essere concessa a tutti, per principio.

Enrico Maria Porro ha detto...

In un paese democratico i giornali devono vivere. tutti.