Nell'aprile del 1990 il Comitato per il referendum elettorale, composto da Mario Segni, Augusto Barbera, Antonio Baslini, Aldo De Matteo, Marco Pannella e i Radicali, raccoglieva le firme per tre quesiti elettorali tendenti ad ottenere:
- abrogazione della quota proporzionale della legge elettorale del Senato;
- eliminazione della differenziazione tra il sistema elettorale previsto per i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e quelli con popolazione superiore, estendendo anche a questi ultimi il sistema maggioritario con voto limitato previsto per i primi;
- abrogazione della preferenza plurima per la Camera dei deputati.
Celebri gli inviti di Craxi, Bossi ed altri ad «andare al mare» la domenica, invece di recarsi al seggio elettorale; nonostante questo, il 9 giugno 1991 gli italiani andarono a votare (62,5 % degli aventi diritto) e si espressero favorevolmente al cambiamento in misura straordinariamente larga: i sì superarono abbondantemente la maggioranza assoluta degli elettori; questo significa che, se anche tutti quelli che non si erano recati alle urne vi fossero andati e avessero votato "no", il risultato non sarebbe cambiato.
Testi da Wikipedia.
Immagine tratta dalla pagina Facebook di Largo Fochetti.
3 commenti:
Purtroppo il linguaggio usato è lo stesso che troviamo oggi nei giornali... ho una domanda Pazzo... Andiamo indietro o la situazione non evolve?
entrambe le cose, cara francesina.
sono preoccupata allora... siamo alla deriva e visto le elezioni in Francia, italiani e francesi sono sulla stessa barca... e la nave va!
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