mercoledì 11 luglio 2012

30 anni fa, stessi brividi.

Ebbene sì, sono passati 30 anni da quel fantastico 11 luglio 1982 quando l'Italia di Enzo Bearzot si laureò campione del mondo al Santiago Bernabeu. Ma i brividi sono gli stessi di allora. Per una celebrazione così pensavate che non ci sarebbero state le consuete Frankicche? Eccole.

Una curiosità che ci ha fornito un nostro amico republicone: l'allora direttore del Corriere dello Sport, il compianto Giorgio Tosatti, il giorno prima della finale aveva già deciso che il titolone della prima sarebbe stato di 6 lettere. E in caso di sconfitta sarebbe stato Grazie!.

Altra curiosità: avete letto cosa riporta la scritta superiore di Stadio? Incorniciate questa prima pagina: ve la regalano gli azzurri. Cose d'altri tempi.





12 commenti:

Daniele ha detto...

Ma quanto belle erano le caricature delle nazionali sulla Gazzetta? O_o (vedi ultima immagine)

illustrAutori ha detto...

Altra curiosità: quella sera andò in video per la prima volta al Tg1 un giovane Enrico Mentana (entrato in Rai con un altrettanto giovane Vincenzo Mollica), che per la cronaca iniziò già a "sbarellare" coi tempi...

nonunacosaseria ha detto...

la prima pagina di stadio è quella che avevo anch'io a casa.
per tutti i mondiali avevo comprato - ehm: fatto comprare a mio padre - la gazzetta.
quella mattina, pur uscendo alle 7 da casa, l'edicola aveva già terminato la gazzetta e lui prese stadio.
io ne fui rammaricato, però conservai il giornale insieme a tutte le altre gazzette del mondiale e ai guerin sportivi (ricordo ancora il primo numero di quei mondiali: era appena stata approvata la legge che permetteva il topless in spiaggia e il guerino ne approfittò subito pubblicando una donna con le tette al vento in un servizio in una pagina interna dedicato a non so cosa).
le tenni per dieci anni e non so se le ho salvate in un trasloco del 1991. in tal caso, sono in uno scatolone in un ripostiglio a casa dei miei. ma ho i miei dubbi. peccato, a pensarci oggi sono stato un bischero se davvero le ho buttate...

Enrico Maria Porro ha detto...

Nonuna, nel caso li recuperassi, scansionali e mandameli.

Anonimo ha detto...

Curioso notare che l'editoriale di allora della Gazzetta si intitolava "Bearzot come Pozzo", mentre quello del 10 luglio 2006 "Lippi come Bearzot" :D

Anonimo ha detto...

Credo sia tutto voluto.

Barbapapà ha detto...

Quanti ricordi! Altro che il Mondiale del 2006.
Ma non si riesce a recuperare la prima pagina di Repubblica dell'epoca, Feticista Supremo?

Il Corriere dello Sport nell'occasione stabilì un record mostruoso di tiratura: 1,7 milioni di copie. Superato poi dalla Gazzetta dello Sport dopo la finale di Berlino (2,3 milioni di copie).

Enrico Maria Porro ha detto...

Ci proviamo. Vero, Frank?

Frank ha detto...

la Repubblica non usciva il lunedì e per il resto, anche a consolazione molto parziale per nonuna, molti anni fa per lavori di ristrutturazione interni mi dovetti disfare di materiale vario, non inventariato (e forse è stato meglio così). Potrebbe esserci finito di tutto, temo anche i quotidiani del 1982, periodo Mundial. Perchè poi qualcosa potevo anche aver isolato, lo dimostrano le prime pagine già da tempo ritrovate. Pensavo ci fosse dell'altro.
Resta, come certezza feticista, l'autentico tesoro che sono le Gazzette del lunedì degli anni '70. Di vari campionati.
Purtroppo non dispongo neppure di uno scatolone di riferimento, ma posso solo aggrapparmi alla memoria.
Perciò nonuna, ciò che potrai trovare costituirà sempre un beneficio.
@Daniele, mi aspettavo questa osservazione. Infatti per tale motivo ho scansionato anche una pagina interna. Ormai erano rimaste solo due caricature, di quelle originarie che aprivano e scandivano lo sfoglio delle varie pagine.
@illustAutori, questa poi non la ricordavo proprio.
@Anonimo, e perchè mai voluto? Semmai si trattava di una felice coincidenza, frutto magari della memoria di qualche redattore capo più anziano.
@Barbapapà, ci s'intende subito. Quello del 2006 non ha impresso quelle emozioni del 1982, dimostrate non solo per la tiratura-monstre del Corsport (ma quella felice intuizione di Tosatti fu determinante), ma per la commozione che si prova riascoltando l'audio originale. O forse si era tutti più giovani. Chissà...
Io rividi la finale una prima volta in piazza dove erano stati montati i primi schermi giganti e poi, tornato a casa, mi ubriacai ancora d'immagini, perchè la rai ritrasmetteva in loop la partita.
Il giorno dopo saccheggiai l'edicola (mi sono accorto solo nei giorni scorsi di non avere "Tuttosport") e poi partii per un lavoro estivo. Nell'edicola della stazione di arrivo c'erano tre o quattro copie di quotidiani minori, come "La Nazione" e "Il Mattino" (dico minori perchè non era proprio zona di diffusione quella) e arraffai anche quelle.
Trent'anni dopo, rimettere mano a quei fogli in modo meno superficiale, è stato malinconicamente entusiasmante.

illustrAutori ha detto...

bella la coincidenza con la legge sul topless... ma temo che il titolo del 2006 simile al 1982 (da Pozzo a Lippi) sia pura pigrizia e/o autorefernzialità giornalistica, magari inconscia ma ineludibile, sono una "casta" bella e buona (be' insomma... né una, né l'altra!) pure loro

Daniele ha detto...

"Curioso notare che l'editoriale di allora della Gazzetta si intitolava "Bearzot come Pozzo", mentre quello del 10 luglio 2006 "Lippi come Bearzot" :D"

Ecco perché non vinceremo mai più il mondiale: perché uno dovrebbe volersi far paragonare a Lippi, poverello? :D

Enrico Maria Porro ha detto...

Grandissimo Daniele.