Un noto pubblicitario, Jacques Seguèla, ha scritto nel suo saggio più celebre (”Hollywood lava più bianco”) che “la prima intelligenza di un prodotto è confessare le proprie debolezze. E farne la propria forza”. John Wayne, sulla propria tomba, fece incidere queste tre parole: Feo, Fuerte y Formal”: brutto forte e regolare. L’epitaffio spiega che in fondo l’imperfezione “aiuta a uscire dall’anonimato”, molto più della perfezione. Gli accidenti della vita ce la fanno capire meglio. Così avviene nel mestiere di giornalista. L’altro giorno ho commesso un errore, non per volontà, ma per frettolosità: ho dato credito alla notizia che un amico mi aveva inviato per email, fidandomi della sua affidabilità. La notizia era invece quella che noi in gergo definiamo “polpetta avvelenata”.Prosegue qui.
domenica 22 luglio 2012
Sorry seems to be the hardest word.
Passata la tempesta, Leonardo Coen ammette l'errore che non lo ha fatto dormire sereno per un po' di notti:
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1 commento:
Le scuse passano, la sciatteria resta. Coen cita per ben tre volte Séguéla senza mai azzeccarne il cognome.
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