Nella replica di Zagrebelsky sembra di intravedere la sagoma del Diretúr.
L'articolo odierno di Zagrebelsky sembra effettivamente segnalare una ricomposizione della frattura creatasi in seno al giornale. Non sul merito, evidentemente, perché Z. ha confermato la sua tesi e rettificato con garbo alcune affermazioni che Scalfari gli aveva attribuito, quanto sulla natura della discussione. E' un giornale libero, Repubblica, e può quindi ospitare opinioni differenti. "Dunque, affrontiamo gli argomenti, in spirito discorsivo. Qui c'è la forza e la ricchezza del nostro giornale", scrive Z. ma pare di intravedere in controluce la sagoma di Ezio Mauro.
A conferma della volontà del giornale di ricondurre la questione nell'alveo di un dibattito, sia pure con la linea editoriale definita (a parer mio) dai commenti di Scalfari, c'è il posizionamento dell'articolo sotto la testatina "Le idee" e in apertura del giornale.
Spero vivamente che, dopo la scontata replica domenicale di Scalfari, si posino infine le penne e si attenda con serenità il giudizio della Consulta.
Per finire, la divergenza di valutazioni di tanti giuristi in merito alla questione sollevata da Napolitano con il suo ricorso conferma, a mio modesto parere, la necessità di un pronunciamento della Corte Costituzionale.
Barbapapà
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