domenica 23 settembre 2012

Orrori di Stampa.

Oggi Luca Massaro (sempre lui) sul suo blog fa a pezzettini i pilastri della Busiarda:
Oggi ho comprato La Stampa. L'avrò comprata due o tre volte da quando è direttore Mario Calabresi; questo perché mi sta antipatico, come Luca Sofri e quasi tutti i figli di. Lo so, non è una colpa essere figli di. Accade. In Italia accade troppo. Per carità, qualcuno si affranca, ma è faticoso, bisogna davvero avere talento, non è facile. Forse, se anch'io fossi figlio di, non farei questi discorsi, ma mio padre non era un blogger.C'è persino un editoriale di Calabresi, oggi, meno bello addirittura di un editoriale di De Bortoli. Madonna quanta intelligenza sprecata per raccontare l'ovvio, mai una sorpresa, una scorreggia che esca dalle parole di prassi. Bisogna «mettere al centro la trasparenza e il principio di responsabilità» eccheccazzo. Ma a chi sta parlando il direttore? Al popolo o alla classe dirigente del Paese, proprietari deLa Stampa compresi?
Questa vacua voglia di mettere la roba al centro. Al centro c'è un buco, eccetera, come scriveva l'indimenticato Cuore.E poi, come a farlo apposta, Calabresi, tra i “tre pilastri” in cui sperava perché in Italia si verificasse una “politica nuova”, metteva persino «il ricambio generazionale, con l'ingresso di giovani e volti nuovi non compromessi». Il guaio è che in Italia, per avere un serio ricambio generazionale, occorrerebbe fare tabula rasa della generazione in corso, saltare alla prossima con dei figli in provetta o presi alla Ruota degli Innocenti. P.S. Il Buongiorno di Gramellini oggi è veramente loffio, tipo una merda di vacca (o di giraffa) secca, che quando la pesti senti pfffff (immagine presa da Beckett; ma ora mi sfugge il luogo, troverò).

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