Caro Castaldo, quando si cita Dante Alighieri, bisogna farlo letteralmente. Il Poeta scrisse “ma per seguir virtute e canoscenza”, non “conoscenza”.Datemi pure del pignolissimo, non ne importa nulla.
GPP
3 commenti:
Anonimo
ha detto...
L'errore non è molto grave ed è assolutamente veniale. Peggio assai, perché rovina la metrica e quindi il ritmo e quindi il discorso intero (sono endecasillabi, insomma!), è aver scritto "vivere" e non "viver". Questo sì che è un errore brutto e condannabile.
Osservazione perfetta. La metrica di Dante è spesso difficile da declamare, con molte elisioni, scivolamenti, cambi di accento, ma l'endecasillabo è sempre perfetto.
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L'errore non è molto grave ed è assolutamente veniale. Peggio assai, perché rovina la metrica e quindi il ritmo e quindi il discorso intero (sono endecasillabi, insomma!), è aver scritto "vivere" e non "viver". Questo sì che è un errore brutto e condannabile.
Osservazione perfetta. La metrica di Dante è spesso difficile da declamare, con molte elisioni, scivolamenti, cambi di accento, ma l'endecasillabo è sempre perfetto.
E poi a dirla tutta sarebbe "fatti non foste"...
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