domenica 4 novembre 2012

La nausea.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
perdonerai il mio lungo sfogo ma leggere il nostro giornale di questi tempi mette a dura prova la mia pazienza, i miei nervi e il mio stomaco.

I paginoni dedicati ai montezemoli e ai casini mi sfiancano, le ficcanti interviste ai follini, ai donadi e agli osvaldi napoli mi provocano l’ulcera, la mai finita attenzione agli sbalzi umorali di un uomo ormai solo e bisognoso di cure è alienante.

Eppure si continua a leggere, riga per riga, intervista su intervista, perché non c’è mai fine al masochismo e per dire un giorno ai propri nipoti che sì anche noi abbiamo vissuto la resistenza, che sì c’eravamo anche noi quando tutto il sistema è collassato e quando nei suoi ultimi giorni era in atto la tortura psicologica, sociale e culturale del veteropartitismo e del veterogiornalismo.

Allo stato dell’arte la situazione suona un po’ questa:

Il PDL si è sfasciato, smembrato, dissolto, ma minaccia ancora un ritorno di fuoco con un Viva l’Italia, Viva la Patria, Viva la Repubblica di Berlusconia.

L’IDV è morto per ammissione del suo stesso fondatore ma minaccia di tornare sotto forma di movimento (basta andare da un notaio).

Gli esodati dell’IDV non si rassegnano e formeranno anch’essi un movimento, il movimento arancione prendendo spunto dalla gestione Pisapia-De Magistris. Ora, su De Magistris non ho elementi per esprimermi, ma su Pisapia ne ho parecchi dato che l’ho votato e ho esultato in piazza per lui e credo che tra un wi-fi gratuito e un elenco delle unioni civili abbia perso il polso della situazione della città dato che continua ad ignorare l’emergenza sicurezza che viene da tutti i suoi cittadini.

Leoluca Orlando, altro esodato IDV e persona da me molto stimata, pensa ad una Rete 2.0 che, apprendiamo, non sarà un partito né un movimento ma una sorta di inciucio in cui convivranno felicemente Tosi e Pizzarotti (???) supervisionati da Bertinotti (???) e che, badate bene, non vedrà la luce nel 2018 ma nel 2013.

Poi ci sarebbe il moncherino della Lega.

E infine il PD. E qui urge un respiro a pieni polmoni. Il PD non si lascerà fregare dal rinnovamento renziano perché si fregherà da solo con tutte le gabole, i paletti e i legittimi brogli delle primarie per poi avviarsi verso un sano rinnovamento insieme a Casini e Vendola.

La liquefazione generale insomma è senza freni, ma attenzione non è questa la catastrofe da cui dobbiamo guardarci perché la vera Apocalisse è alle porte. Lo ha spiegato oggi Scalfari nel suo insolitamente breve editoriale domenicale in cui minaccia: Grillo è il Male, la palingenesi, la catastrofe annunciata e chi lo sostiene (i soliti Travaglio e Paolo Flores D’Arcais) sono dei disturbati (questa l’ha copiata da Berlusconi, solo che quello ce l’aveva con i magistrati). Si è dimenticato di citare la terza guerra mondiale e l’invasione degli alieni. La soluzione esiste ed è una ed una sola: la continuità dell’Agenda Monti con qualche piccolo margine di miglioramento tipo, cito testuale: “l’equità sociale, la crescita della produttività e la ridistribuzione del reddito”. Piccoli aggiustamenti appunto. Fattibili, fattibilissimi, basta vendere parte del patrimonio pubblico “non vedo altre vie per il semplice fatto che non esistono”. Per la lotta alla corruzione e all’evasione fiscale gli italiani si rassegnino.

A me è venuta tanta ma tanta voglia di votare Grillo.

Ciao, Ilaria

2 commenti:

Sergio ha detto...

Speriamo che il PDL sia davvero sfasciato...
No Grillo no, poi ci troviamo Di Pietro presidente della Repubblica!
In ogni caso non si vota per Grillo, ma per il M5S e come premier qualcuno che ogni sei mesi deve rendere conto a Grillo ...

Anonimo ha detto...

come sempre ilaria da manuale... e drammaticamente vera