La notte dei morti viventi.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo, 
non sarà che a Repubblica la notte di Halloween ha riportato in vita chi davvero era morto? 

Mi spiego: nell'articolo di Fabio Scuto del 2 novembre, pag. 14, appunto, si dice: 

a) che il 16 aprile del 1988, «in una notte senza luna» (ecco già i primi brividi) un commando del Mossad guidato da Nahum Lev ha ucciso Abu Jihad, braccio destro di Arafat; 

b) che nel 2000 lo stesso Nahum Lev ha dato al quotidiano Yedioth un'intervista su quell'operazione; 

c) che il quotidiano Yedioth ha tenuto l'intervista nel cassetto per 12 anni, prima di poterla pubblicare (2012); 

d) che (ultima colonna dell'articolo) «A capo del commandos c'era appunto il comandante Nahum Lev, che poi morì in un misterioso incidente di moto proprio quell'anno». 

Ora, se uno muore nel 1988, come può dare un'intervista a un quotidiano nel 2000 per vederla poi pubblicata nel 2012? 

Che sia il frutto di un'influenza "dall'altro mondo" causata anche dalla presenza nella pagina successiva a quella in cui è pubblicato l'articolo di Scuto del titolo seguente: "Follia Halloween" ?

Trascurabile, ma fastioso, appare, invece, l'uso del termine "commando/commandos", che non si capisce se significi "gruppo" o "componente del gruppo", se sia singolare o plurale. Mah, vattelapesca! 

Gli uomini del commando 
al capo dei commandos israeliani 
A capo dei commandos c'era appunto
Il commando sbarcato sulla spiaggia di Tunisi, si divise due gruppi 
uno dei commandos con il passamontagna salgono rapidamente le scale 
aveva guidato i commando israeliani 
quando ormai ventisei commando sbarcati dai gommoni erano al sicuro 

P.S.:Un'ultima cosa, tanto per essere cattivi. Nello stesso articolo, si dice che Nahum Lev fu attento a non ferire la moglie che dormiva a fianco di Abu Jihad, mentre i due figli dormivano nella stanza a fianco. E va bene. Ma come mai nel box di sintesi color celeste nell'ultimo punto si dice: che Abu Jihad viene ucciso nel suo letto sotto gli occhi della moglie e del figlio? 

Grazie del tuo bellissimo blog. 

Un saluto Riccardo - Teramo