Questa è la storia di un (bel) giornale di Torino che si chiama La Stampa (La Busiarda per gli amici) che dopo aver ingaggiato come direttore uno dei più bravi giornalisti sul mercato, un giorno decide di lanciare una nuova sede circolare, innovativa e rivoluzionaria e organizzare una bella mostra sulle elezioni americane.
Ma poi, il giorno dopo, si scopre improvvisamente sull'orlo del baratro, come ha crudelmente riportato Dagospia:
La corazzata di carta della Fiat sta diventando una barchetta in un mare in tempesta. In un’infuocata assemblea a “La Stampa”, l’altro giorno è stato annunciato per il prossimo anno la necessità di liberarsi di un po’ di zavorra per continuare a navigare ancora qualche mese. Ovvero la necessità di buttare a mare 32 giornalisti per alleggerire un deficit di 25 milioni. La redazione non l’ha presa bene. Anche perché Elkann il giorno precedente questa funesta comunicazione nei saluti di Natale aveva detto che si poteva resistere ancora per un anno senza andare in perdita. Il giornale ha ben tre corrispondenti negli Stati Uniti a cui si aggiunge Gianni Riotta riapprodato al quotidiano dopo la fantastica direzione del Sole 24Ore. E questo innervosisce i poveri redattori che si vedono con la corda al collo. Ancora non sono stati fatti i nomi di chi finirà nelle gelide acque però si pensa a vicedirettori e firme illustri.
3 commenti:
Va be', ma questa è una cazzata. Nel senso che aver inaugurato la sede nuova per poi trovarsi a un passo dal fallimento due mesi dopo è uno dei più grossi casi di rincoglionimento gestionale che io abbia mai visto... Però, devo dire che se per limitare il rosso tagliano i collaboratori esterni strapagati invece dei redattori fanno la mossa giusta (e contraria a quella del Corriere, ad esempio).
Ma il cambio di sede è una facciata. Hanno venduto il vecchio stabile per fare cassa e ora hanno una sede più piccola in affito. Cioè, la svendita dell'edificio deve aver reso un bel po'.
Ah, allora se è così hanno dato una bella verniciata a un'operazione salvagente. Questo non lo sapevo.
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