venerdì 3 maggio 2013

Più che un'intervista, un evento.

Ha raggiunto l'effetto desiderato l’intervista-fiume rilasciata a Concita De Gregorio dal Presidente della Camera Laura Boldrini che denuncia “Io, minacciata di morte. Non ho paura ma basta l’anarchia sul web”.
Tra le numerose reazioni, interessante quella dell'ex republicone Vittorio Zambardino, un vecchio pioniere del web, che su Facebook scrive: “Cadono le braccia e i tabù davanti all’intervista di Laura Boldrini (affiancata dall’ex presidente FNSI, Natale) sulla “anarchia del web“. Cadono veramente le braccia. Io mi chiedo cosa starebbe succedendo se certe cose le avesse dette in un’intervista Silvio Berlusconi, argomentando a partire dal cataclisma di insulti che prende in rete da almeno 18 anni”.
La discussione è proseguita anche su largofochetti.it dove trova posto anche un intelligente intervento di Arianna Ciccone, organizzatrice del Festival del Giornalismo di Perugia.

Update: l'ottima Carmen ci segnala che su RepubblicaTV Concita De Gregorio commenta il suo pezzo, lo spiega e aggiunge interessanti dettagli.

3 commenti:

Carmen ha detto...

Il titolista ha reso un pessimo servizio a questa conversazione interessante, che tocca molti temi di cui davvero bisogna parlare (l'aggressività sessista verso le donne con un ruolo pubblico, la responsabilità delle proprio azioni e parole, anche in rete, e un piccolissimo inciso su una stampa becera che si apposta per fotografare il fratello autistico e la giovane figlia della Boldrini)

Ma chissà perchè molti l'hanno letta (o più probabilmente non l'hanno letta) come un invito a censurare la rete e a proporre nuove leggi repressive.

Anche l'intervento di Zambardino francamente credo sia stato ritwittato e apprezzato senza essere letto.

Carmen ha detto...

Su RepubblicaTV la De Gregorio commenta il suo pezzo, lo spiega e aggiunge interessanti dettagli.

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie dei tuoi preziosi contributi, Carmen.