mercoledì 26 giugno 2013

La Gazzetta di Thomas - Saranno Famosi: Sascha Horvath.

Nuovo appuntamento con la rubrica Saranno Famosi all'interno de La Gazzetta di Thomas.

SARANNO FAMOSI

Nome: Sascha Horvath

Nazionalità: Austriaco

Classe: 1996

Squadra di appartenenza: Austria Vienna

Valutazione(transfermarkt): 250.000 euro

Consigliato a: squadre di fascia medio-bassa

Ruolo: Centrocampista centrale


Concludo la mia rassegna dei talenti visti all’opera agli Europei Under 17 con il giocatore forse più atteso, o che comunque era considerato la vera stella della manifestazione: Sascha Horvath. L’Austria non partiva di certo tra le favorite ma l’eliminazione subita ad opera di Slovacchia e Svezia ha lasciato a molti l’amaro in bocca. L’unico giocatore a salvarsi è stato proprio il regista tascabile viennese ( alto appena 1.64 m) che con le sue geometrie ha spesso impreziosito la manovra a volte macchinosa e sterile dei suoi. Horvath ricorda molto il nostro Marco Verratti, non solo per le movenze e l’ottima visione di gioco ma anche per il fisico, minuto ma coriaceo; come il talento del vivaio del Pescara, il giovane dell’Austria Vienna può essere impiegato anche alle spalle delle due punte per sfruttarne appieno la sua velocità nel muoversi tra le linee. Il contratto in scadenza nel giugno 2014 fa ben sperare nell’ottica di una trattativa che non appare irta di insidie visto che il mercato austriaco, al contrario di quello brasiliano o argentino, è poco seguito e propagandato, anche se talvolta cova ottimi elementi come in questo caso. L’unico problema per Horvath sarebbe l’ambientamento nel nostro campionato, incentrato su un calcio molto fisico e tattico e che rischierebbe di bruciare il suo talento cristallino. Proprio per questo motivo lo consiglierei a squadre di bassa classifica dove potrebbe crescere senza la pressione dei media e l’impazienza che da sempre caratterizza le grandi piazze della Serie A. La città ideale per il ragazzo a mio avviso dovrebbe essere Udine dove maturerebbe sotto la guida di Guidolin anche se per lui, al contrario di Halilovic, suggerirei di posticipare di almeno un anno l’avventura in un torneo così difficile.

Thomas Langianese

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