lunedì 1 luglio 2013

#untoursenzagianni: accontentiamoci di una bella intervista.

Niente Tour per Gianni Mura. Accontentiamoci di una (bella) intervista che gli ha fatto Liborio Conca e di cui anticipiamo l'ultima, strepitosa, risposta:

Sta prendendo sempre più corpo un’idea di informazione che non condivido, e che non intendo praticare… un’informazione liofilizzata, senza approfondimento o gusto del racconto. Twitter, sms, eccetera. Poi non si capisce che cazzo se ne fa la gente del tempo che guadagna. Credo proprio che il vero dramma di oggi sia non avere tempo libero, o averlo illusoriamente… Come se stare un’ora a leggere il giornale seduti su una panchina sia una cosa dell’altro mondo. Invece il mio sogno da pensionato è una bella panchina verde, con spalliera, due o tre giornali, un bar vicino per il caffè o il bianchino. Non è che si stesse meglio nell’800, però tutto quello che è accelerato, fast, mi spaventa. Mi preoccupa anche questo voler continuamente aggiornare giornali e siti. Non riesco a immaginare chi è quello che ogni quaranta minuti vuole un aggiornamento su un delitto. Dev’essere gente più compulsiva che altro. La mia tendenza è un’altra: l’unica tessera che ho io è quella di slow food. Io mi reputo un giornalista slow.

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