mercoledì 11 settembre 2013

Francesco ed Eugenio.

Ecco cosa ne pensa il nostro amico Luca Massaro sul suo alterlucas.com:

E insomma Francesco ha risposto alle domande di Eugenio promettendogli, persino, quasi il paradiso.
Eugenio si appunta al petto la medaglietta pontificia e, sotto sotto, la sua coscienza si pavoneggerà soprattutto nei confronti di quella parte d'Italia
«che non si riconosce nei valori [della] prima pagina di Repubblica»* [vedi P.S.]
Nonostante la soddisfazione personale (del rilievo pubblico che hanno preso le sue riflessioni intorno alla fede e la coscienza) Scalfari, alla risposta del Papa, credo avrebbe preferito, in coscienza, la resa politica di Berlusconi, il suo dichiararsi da parte.
E a proposito di questo passaggio di Papa Francesco:
«Il peccato, anche per chi non ha la fede, c'è quando si va contro la coscienza. Ascoltare e obbedire ad essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male. E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire.»
La coscienza così intesa, non gioca anche a favore dei delinquenti. Cioè a dire: colui che delinque non ha anch'egli una coscienza che lo fa agire, che lo fa ripiegare verso ciò che lui percepisce «come bene o come male»? Il pregiudicato Berlusconi non ha più volte ripetuto, anche quando ha ricoperto altissime funzioni governative, che - a certe condizioni - evadere era (è) moralmente lecito?

P.S.
*Non ho la pazienza, né la convenienza, ma fare uno studio sul lemmario usato da Ferrara potrebbe portare più benefici per dimagrire della dieta Dunkan, tanto fa chiudere lo stomaco. Nondimeno, quando estrae forme desuete e simil auliche per darsi un tono, tipo: «È l'ora dei maramaldi», beh, garantito: allo stomaco che si chiude corrisponde il retto che si apre e correre al cesso diventa una priorità.

1 commento:

Michele R. ha detto...

Da buon mangiapreti preferisco questa lettura:
http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2013/09/11/la-predica-del-parroco-di-santa-marta/
Saluti