venerdì 4 settembre 2015

Feticismi del 3 settembre 2015.

Grazie alla presenza di Giovanni De Luna in prima, il numero di oggi di Repubblica entra decisamente nella storia.

Confermatissimo il ticket statunitense Rampini-Zucconi, sollecitato spesso negli ultimi giorni.

Di quella infelice scelta di impaginare così le pagg. 4-5 ne abbiamo già parlato qui

E per dirla tutta, anche la foto di pag.8 si poteva evitare, oggi.

L'affascinante (a.cuz.) firma un'intervista a pag. 14 e un pezzullo a pag.16.

Anche l'ottima Alessandra Longo, nel suo Belpaese, ciurla nel manico sulla vicenda della Boschi a Formentera.

L'ennesima presenza di GAF conferma (confermerebbe) che è un republicone a tutti gli effetti.

Incendio di Montmartre: ci si attendeva un pezzullo di Anais. E invece una misera fotonotizia.

In un necrologio leggiamo: Luca Barbone già Chef Economist in Banca Mondiale.

L'infografica di Giuliano Granati a pag.23 è tra le sue cose migliori di sempre, tant'è che ne forniamo eccezionalmente la prova tivù.



L'Amaca di oggi ha scatenato un putiferio sui social. Solidarietà a Michele Serra.

Strepitoso ritorno di Franco Cordero che spiega perché Matteo Renzi è gaffeur nei due sensi del termine.

"Noi, inebetiti davanti al mare". Si chiude così il raccontone estivo di Paolo Rumiz. E nella stessa pagina c'è la pubblicità del CD. Ci sembra giusto.

Gustosa l'automarkettona del giorno: Carlo Verdelli che recensisce il nuovo libro di Gabriele Romagnoli Solo bagaglio a mano. Scrive Verdelli: "Tra le cose che rendono Romagnoli amico di chi ama leggere, c'è la sua abilità di non essere mai prevedibile, il dono accuratamente coltivato di non annoiare".

Concita De Gregorio boccia pesantemente (una palloccia) il film che ha aperto il Festival di Venezia: Everest di Baltasar Kormákur. "Inutilmente lungo e molto brutto" e " Incomprensibile la scelta di farne il film d'apertura" scrive la dolce. E comunque Everest l'ha segato anche Reinhold Messner.

Nel fu Osservatorio Pallocce, oggi ne vengono assegnate 15 e mezzo su 30.

Maurizio Crosetti cerca di esorcizzare le due sconfitte su due della sua Juve, e tira in ballo Garcia Lorca col torero.

Nel suo pezzo sugli Us Open, lo scriba oggi si definisce "il Professor Clerici".

Il piacevole ritorno di Walter Fuochi è in realtà una minimarketta su Pokerface, il libro che racconta la vita di Marco Belinelli. La speranza è che gli imminenti europei portino "più carne al Fuochi".

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