venerdì 2 ottobre 2015

Feticismi del giorno.

In Oregon un folle fa 13 vittime e 20 feriti e Repubblica sbriga tutta la vicenda dalle redazioni statunitensi. Dei 3-4 republicones presenti negli States, nessuno è andato sul luogo. Attenuante, l'orario in cui è avvenuta la strage, e forse qualcuno (Rampini?) adesso si trova a Roseburg.
In tempi non sospetti Aquaro e Vincenzi sarebbero corsi subito là.

Il magnifico novantunenne Eugenio Scalfari sta vivendo una seconda giovinezza. Il consueto Domenicale, l'amicizia con Papa Francesco, i libri sfornati a ripetizione e oggi l'intervista a Romano Prodi che si prende la prima pagina. Chapeau, Fundadòr. Anche se nella tua intervista le domande sono più lunghe delle risposte.

Ma in prima pagina, nel fogliettone, ci sono anche Michele Serra e Umberto Veronesi. Mica pizza e fichi.

L'apertura dello sfoglio è giustamente dedicato alla strage in Oregon, tre paginate. R.I.P.

Poi arriva la lotta al terrorismo, con vignetta di elleKappa e infografica di Granati a stemperare gli animi. Gli occhielli, oggi, sono: "La guerra al terrorismo" e "L'allarme terrorismo", e proprio in questa pagina arriva l'intervista del Fundadòr a Prodi di cui sopra.

Quattro pagine di brodino politico e solo una sui profughi. Dalla brodaglia riemergono nome e foto di Gianfranco Fini.

Emilio Randacio torna sul caso Ruby Ter ma si guarda bene dallo scrivere il vero nome di Ruby Rubacuori.

A pag.19 segnaliamo il reportage di Paolo Griseri dalla cittadella della Volkswagen di Verona, dove parecchi lavoratori temono di perdere il posto.

A Gerusalemme sono stati assassinati due israeliani e il terrasantista Fabio Scuto ci racconta tutto. Eloquente l'incipit: è stata un'esecuzione.

Cronaca: torna l'incubo alluvione a Olbia. Ce ne parla Mauro Lissia, che fa così il suo esordio in Nazionale. Google ci dice che Mauro è un giornalista della Nuova Sardegna, gruppo Espresso-Repubblica, e quindi resta tutto in famiglia.

Il gelato di Grom finisce sul cono di Unilever, come accadde con Algida negli anni settanta. Il pezzo è affidato a Maurizio Crosetti, torinese come i fondatori di Grom. Scrive Maurice: un brivido (gelato, ovviamente) già percorre la schiena dei golosi.
A proposito di Grom, oggi Marione Calabresi nella sua newsletter mattutina La cucina della Stampa, ci rivela che i due fondatori, Grom e Martinetti, sono stati ospiti della redazione per una chiacchierata.

Nella sua strepitosa Amaca di oggi, Michele Serra utilizza i termini: cloud, password e storytelling. Gianni Mura lo sa?

Complimenti a Fiorenzo Tagliabue, presidente SEC, che nella sua lettera di oggi scrive Repubblica senza l'articolo.

Del felice ritorno di Bucchi, s'è parlato già in un post straordinario. Bentornato Buk.

Franco Cordero non perde un colpo. È un mito.

Chissà se Vera Schiavazzi è diventata vegana dopo aver scritto l'articolo di oggi che apre R2. Magari lo era già.

Oggi torna anche Nostra Signora dello Sport Emanuela Audisio, che ci racconta i vent'anni del processo a O.J. Simpson, il presunto innocente che divise gli Stati Uniti (calembour o ossimoro?).

Tra le righe della Cultura scopriamo che Elena Ferrante è tra i candidati al Nobel e che a chiudere il Festival Internazionale di Ferrara sarà Adriano Sofri che incontrerà Zerocalcare.

E, sempre lì, c'è un Arbasino doc.

Europa League: la Viola va fortissimo e così Aligi Pontani ha pensato bene di mandare Giuseppe Calabrese a Lisbona. Segnaliamo anche Marco Azzi a Varsavia e Giulio Cardone all'Olimpico per la Lazio.

Altre di Sport: Cosimo Cito è andato a Rotterdam agli europei di pallavolo femminile, ma tornerà a casa insieme alle azzurre. Walter Fuochi, alla vigilia del campionato, intervista Alessandro Gentile, leader (?) dell'Olimpia Milano.

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