lunedì 26 ottobre 2015

I feticismi di oggi.

La fotonotizia in prima pagina è per Valentino Rossi, la vittoria della destra polacca può aspettare.

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Lo sfoglio si apre con due pagine su Ignazio Marino, il sindaco che resiste. Anche sulle pagine di Repubblica.

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Andrea Tarquini, il mitteleuropeo di Largo Fochetti, è andato a Varsavia per il trionfo della destra anti europeista. Ma manca quel "Dal nostro inviato" che a noi pipierrini piace tanto.

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Continua il viaggio sentimentale di Omero Ciai nel suo Sudamerica. Oggi scrive da Buenos Aires.

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Oggi è addirittura lo scrittore David Grossman a dare una mano al terrasantista Fabio Scuto. Anche se la situazione attuale è di calma apparente.

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Ancora due pagine sul Sinodo. Non se ne può più.

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Vicenda di Vaprio d'Adda: Paolo Berizzi ha intervistato i genitori dell'albanese ucciso. Così per sentire anche l'altra campana.

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Cronaca: Giuseppe Baldessarro copre la brutta faccenda del diciottenne assassinato per non aver pagato lo spinello. Nella pagina a fianco torna l'adriaticanista di Largo Fochetti Jenner Meletti.

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Sport: dell'ampio spazio dato ai motori abbiamo già parlato in un post straordinario. Certo che ieri Massimo Calandri, inviato a Sepang, ha dovuto sudare le cosidette sette camicie, anche se ha avuto il supporto di Romagnoli e Retico.

Calcio: Benedetto Ferrara inizia così il suo triste pezzo sulla sua Viola in crisi: "Salah viene fischiato, ma non marcato". E così ha chiesto al collega Enrico Sisti di smazzarsi le pagelle.

Altre di calcio: ma quanto avrà goduto ieri Marco Azzi al Bentegodi? Nomen omen.

Rimane ancora un mistero perché il pezzullo della Samp viene firmato (Marco Lignana) e quello dell'Udinese no. 

Fa piacere trovare Carotenuto anche di lunedì.

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Chiudiamo segnalando la bella recensione di BenedettaTobagi del bel libro di Sergio Flamigni Patto di omertà.

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