lunedì 26 ottobre 2015

Vita di redazione 1030.
Un tranquillo fine settimana a Largo Fochetti.

VITA DI REDAZIONE del 23/10/2015
Durata: 6'23”

Il diretùr 2.0 Giuseppe Smorto sfoglia il Fatto Quotidiano, mentre Livio Quagliata, poiché oggi è venerdì s'interessa del settimanale omologo. Non è Francesca (Caferri), ma Giuliani anche se taglio di capelli e occhiali la rendono molto somigliante alla sua collega omonima.




Alberto Mattone, che purtroppo dovrà riferire su un fatto tragico, indossa un bel maglione blue navy.
Elegante.




Claudio Tito collauda a modo suo il microfono poco prima dell'intervento. Previdente.




Marco Ruffolo, sapendo del suo intervento si è dotato di due bottigliette d'acqua. Ha fatto fuori la prima e, dopo la Reunio, seguirà la seconda. Assetato.




Il Diretùr dice che mettiamo insieme, come ha fatto questa mattina il giornale, nei suoi titoli di prima
pagina e nello sfoglio, lo scandalo Anas con dieci arresti e quello del comune di Sanremo che è un caso di vera e propria truffa a danno dei contribuenti. Un dipendente su due assenteista, non per la pausa caffè, ma per un vero e proprio inganno. La corruzione è diventata costume quotidiano, come anche dibattuto a Pescara, la settimana scorsa alla Repubblica delle Idee. Ieri è dovuto scendere in campo il Presidente della Repubblica che ha toccato un punto sostanziale, vale a dire che non ci può essere una ripresa possibile se non ci sarà un cambiamento di rotta su illegalità e corruzione. La crescita rischia di essere bacata da una macchina che divora 62,2 miliardi, frenando la ripresa, alterando il mercato, dirottando risorse e abbassando la qualità dei servizi. Il monito vale soprattutto per gli imprenditori, gregari di questo sistema, che preferiscono ricorrere alle tangenti per aggiudicarsi gli appalti piuttosto che affidarsi al mercato. A Sanremo ci sono aspetti grotteschi: bambini che timbrano per conto dei genitori, mentre c'è pure chi timbra in mutande e chi si dedica al canottaggio dopo aver marcato la presenza. La questione riguarda tutti noi quando abusiamo del termine “società civile”. Non c'è una società civile meglio di quella istituzionale o di quella politica. È civile o incivile a seconda dei nostri comportamenti. Il monito, dunque, vale per tutti noi.

In ordine di apparizione.


ClaudioTito (Politica) evidenzia che mentre Renzi vola in Sudamerica, in Italia riesplode lo scontro su Marino dopo la sua intervista a “Repubblica” in cui annuncia che avrebbe intenzione di ricandidarsi per le primarie del Pd. Sempre oggi Mattarella parteciperà al congresso dell'Anm a Bari, una possibile occasione per ritornare sugli scandali emersi negli ultimi giorni.

Lo (ri)vedi (ri)ecco Marino.

Marco Ruffolo (Economia) rileva che si attende il testo finale, in ritardo, della legge di Stabilità. Il ministro Padoan riferisce del collocamento in Borsa delle Poste che ha fatto registrare una domanda superiore di tre volte all'offerta. La somma che incasserà il Tesoro servirà a ridurre il debito. Le privatizzazioni proseguiranno con Enav e Ferrovie.

Ecco perché Italo cerca di convincerci, sulle note di “Azzurro”, che con loro è meglio.

Alberto Mattone (Esteri) comunica che la Francia è sotto shock per il tragico incidente stradale, uno tra i più gravi degli ultimi anni. Un pullman che trasportava anziani in gita si è scontrato con un camion. 42 i morti, molti dei quali bruciati nel rogo. Hollande, con un tweet, ha fatto sapere che il Paese è mobilitato per questa emergenza.

Muoiono gli anziani e con loro si perde la memoria storica.


Visto si stampi
@Frank201410

Nessun commento: