Il mitico Peppe ci segnala questa chicca:
Ciao Pazzo, leggo in una pubblicità a pag. 128 del Venerdì di Repubblica che dal 30 ottobre lo stesso sarà in edicola con una nuova veste grafica. Segue dibattito.
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Ci sono amici che ogni due per tre condividono su FB l'Amaca di Michele Serra, su Repubblica.
Contrariamente a molti di loro, che non hanno mai iniziato un editoriale di Montanelli e tantomeno aperto un quotidiano non schierato perche' mi fa ovvove, io mi sono scoppiato 13 anni di quella carta da culo diretta da Scalfari per secoli quindi parlo a ragion veduta.
Dagli anni 80 Repubblica ha sponsorizzato e prodotto una subcultura della deresponsabilizzazione individuale, dell'annegamento collettivo, del diritto tout court avulso da qualsivoglia dovere, dell'ineluttabilita' dello stato ovunque e comunque, soprattutto nei contributi all'editoria, da plasmare le menti al pensiero unico acritico.
Michele Serra non e' rinsavito. Egli insiste con questo gioco dannato salvo alzare ogni tanto il ditino, come in questi giorni, a stigmatizzare il comportamento di un manipolo di ladri tra cui non si stenta a immaginare fossero molti suoi accaniti lettori.
Il popolo stenta sempre a ragionare criticamente perche' serve fatica quindi delega ai media.
La loro pochezza ed il servilismo disonesto e' una delle grandi cause del fallimento del paese.
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Dei numerosi necrologi di oggi dedicati a Vera Schiavazzi, ci ha colpito quello di Ettore (Boffano).
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