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L'apertura dello sfoglio conferma l'importanza della notizia. Un bel reportage del pioniere Bernardo Valli "collaboratore da Istambul", oscura il lavoro dell'inviato Marco Ansaldo.
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Ma lo sfoglio prosegue con gli Esteri e con la nuova tragedia dei cieli. Si indaga sul jet russo spezzato in volo: lo fanno il moscovita Nicola Lombardozzi e Vincenzo Nigro, dalla redazione. Nessun republicone, però, è andato direttamente in Sinai, dove si trovano i resti dell'aereo.
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Vincenzo Nigro lo ritroviamo nella pagina seguente alle prese, aiutato da Paolo G. Brera, con le minacce libiche all'Italia.
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Tutte notizie che raffreddano la brodaglia politica che che si riaffaccia stanca a pag.10 con "Il caso Roma", come da occhiello.
Nelle oleose 4 pagine di politica segnaliamo l'esordio (o è un ritorno?) di Alessandra Paolini.
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Il duo Intorcia-Mensurati si occupa, in una doppia pagina, della nuova gaffe di Antonio Tavecchio contro ebrei e gay.
A margine segnaliamo la colorita intervista di Cosimo Cito all'ex allenatore di calcio Renzo Ulivieri che accusa: "Registrare di nascosto le conversazioni è una maialata".
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Con tutto il rispetto per gli amici a quattro zampe, sembra quasi uno spreco mandare l'adriaticanista Jenner Meletti a Cremona per il "ritocco che trasforma i cani in star da passerella".
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Lunedì Sport: torna il punto di Gianni Mura, gioisce Benedetto Ferrara per la sua Viola, un po' meno Marco Azzi per il pareggio del Napoli a Genova. Azzi, però, può consolarsi di aver bruciato Gessi Adamoli sul tempo. L'esordio vincente di Donadoni regala più spazio al bolognese Simone Monari.
Storie di ieri e di oggi: Maurizio Crosetti è andato a Carmagnola (To) a trovare l'ex calciatore Gianluigi Lentini, Enrico Sisti ha intervistato (presumiamo al telefono) Giulio Donati, esterno cresciuto nelle giovanili dell'Inter e attuale stella del Bayer Leverkysen.
E mentre Stefano Zaino commenta da Città del Messico un mondiale di Formula Uno senza più sale, Nostra Signora dello Sport Emanuela Audisio ci regala da New York una memorabile intervista al pugile Ray Boom Boom Mancini ( e sul soprannome Nostra Signora dello Sport ci torneremo presto, vero Mura?).
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Nella Cultura, da non perdere la recensione di Natalia Aspesi del libro di Dawn Powell Café Julien. In realtà si tratta di una parte dell'introduzione della Aspesi al libro stesso.
Altra doppia pagina su Pier Paolo Pasolini. Oggi se ne occupa Fabrizio Gifuni.
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Concludiamo segnalando che a Paolo D'Agostini non è piaciuto granché il film Freeheld di Peter Sollett con Julianne Moore: solo tre pallocce su sei.
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