lunedì 2 novembre 2015

Vita di redazione 1033. Alessandro Di Maria, il ragazzo col ciuffo.

VITA DI REDAZIONE del 29/10/2015
Durata: 12'25”

Il regista Giorgio Caruso ha preso nota del nostro rammarico feticistico di qualche giorno fa quando
un'inquadratura analoga era stata solo del cinturino dell'orologio del Diretùr e così oggi ci procura soddisfazione.




Alessandro Di Maria si scosta il ciuffo dalla fronte che è vistoso, dunque nessuna civetteria, ma solo
praticità.





Noi ci incantiamo di fronte alla bacheca settimanale che permette di ripercorrere i giorni passati e
considerare che, alla fine, diventa impossibile annoiarsi passando da Valentino Rossi alle carni rosse.




Pietro Visconti e Giancarlo Mola: quando le stagioni sono un'opinione. Il primo con adeguato
abbigliamento autunnale, mentre il secondo non sembra temere il brusco calo di temperatura e s'offre
impavido.





Anche oggi Massimo Razzi trova modo di frequentare la newsroom e confrontarsi con il diretùr 2.0
Giuseppe Smorto. Chissà se è il Nuovo Venerdì quello che sta sfogliando Livio Quagliata? Domani
troveremo la risposta.




Il Diretùr dice che, non siamo di fronte alla solita disfida Roma-Milano, le due capitali del Paese che si confrontano, siamo di fronte ad una denuncia di Cantone di tipo diverso e non a caso Stefano Folli ha notato il profilamento politico della denuncia che è un segnale di allarme per il Paese. Mentre Milano ha riconquistato il ruolo di capitale morale, a Roma mancano gli anticorpi di cui ha bisogno. Da un parte c'è l'Expo che è riuscito, come racconta Francesco Merlo in un pezzo esemplare, perché Milano ha superato la subalternità politica e ce l'ha fatta attraverso una ripresa di autonomia. Dall'altra parte c'è il Giubileo che rappresenta una sfida per Roma, perché qui la politica è gregaria e subalterna al sistema delle tangenti e della corruzione. Questa città non ha amministrazione, la sede è vacante ed è intollerabile. Nel balletto indegno del Campidoglio manca la politica, che è spina dorsale e soffio vitale e manca la società civile, al punto che si fatica a trovare il nome di un candidato. La frase di Cantone sposta l'asticella per una riflessione sull'impotenza del Pd nazionale e l'impotenza della destra, mentre si segnala la crescita dei grillini per la debolezza dei due poli. Lo svuotamento dei bacini tradizionali di destra e sinistra porta acqua in quel recipiente indistinto e indifferenziato che è il M5S. Milano – conclude amaramente il Diretùr – non avrebbe tollerato che il Comune fosse tenuto in ostaggio per un periodo cosi lungo come accade a Roma (e sabato c'è pure Inter-Roma di campionato, a proposito di sfide n.d.F.).

In ordine di apparizione.

Pietro Visconti (Politica) aggiunge che le parole di Cantone finiscono nel caso Roma-Marino, perché il sindaco replica dicendo che ci sono gli anticorpi e che lui ha cominciato a battere il malaffare. L'unico dato positivo è che si avvicina la data del 1° novembre in cui dovrà essere fatta chiarezza. Marino potrà confermare oppure no le sue dimissioni, mentre il Pd gli ha tolto ogni appoggio. Scontro anche tra Cantone e l'Anm, perché il presidente dell'Anac vorrebbe uscire dall'associazione per le critiche ricevute. Un altro fatto della giornata politica è la presentazione dei ricorsi, preannunciata nei giorni scorsi, contro la legge elettorale.

Roma come un gigantesco tritacarne.
Giancarlo Mola (Cronaca) annuncia che ci sono ancora tangenti e dopo l'Anas è la volta di Rfi il cui presidente è stato arrestato per corruzione dopo aver intascato 58mila euro di tangenti. Tutto è partito dal sequestro di un libro mastro con nomi di politici e imprenditori. Un' inchiesta che si allargherà con esiti forse sorprendenti.

Tangentopoli, l'originale, era una commedia da quattro soldi.
Alessandro Di Maria (Sport) conferma che il turno infrasettimanale di campionato ha certificato la crisi della Juventus. Quattro sconfitte in dieci partite, come non accadeva dalla stagione 1987-88 che si aggiungono alla statistica: una squadra che si ritrova con 12 punti dopo 10 gare non ha mai vinto lo scudetto. La Juventus è da oggi in ritiro e pesano le frasi molto dure di Allegri e Buffon.

Una Vecchia Signora ormai claudicante.


Visto si stampi
@Frank201410

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