venerdì 13 novembre 2015

I feticismi di oggi (parte prima): se 37 morti vi sembran pochi.

In prima il titolone se lo becca anche oggi il governatore De Luca, mentre la fotonotizia è dedicata all'arresto di sette jihadisti in Italia, gesto premonitore della presunta uccisione di qualche ora fa del boia Jihadi John, notizia che sicuramente domani ritroveremo sulla prima di domani.

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Ed è proprio sulla raffica di arresti di jihadisti (17 in tutta Europa) che si apre lo sfoglio odierno: tre paginate curate da Foschini, Tonacci, Bonini e Lombardi.

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Poi ricomincia la tiritera su De Luca che sta obbligando agli straordinari la redazione napoletana di Repubblica.

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Anche oggi brodo politico ristretto. E riscaldato. Riscaldato perché ci propone un'intervista di Carmelo Lopapa a Francesco Rutelli, eccellente sponsor di Alfio Marchini.

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Prosegue la "settimana dell'emigrante" dei republicones dell'Economia. Anche oggi pezzi "fuor di sezione" di Roberto Petrini e Valentina Conte.

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Un fattaccio di cronaca, l'accoltellamento di un ebreo a Milano, riporta in Nazionale i meneghini Alessia Gallione e Simone Bianchin. La notizia è presente anche in prima pagina, nel fogliettone.

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E a tale proposito, da non perdere assolutamente la doppia pagina firmata dallo scrittore israeliano David Grossman sulle sofferenze dei profughi siriani. Quegli stessi siriani che per decenni, scrive Grossman, sono stati per Israele l'incarnazione di Satana.

La traduzione, molto bella, è di Alessandra Shomroni.

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A pag.19 torna Adriano Sofri (oggi non viaggiatore) con un pezzo sul conflitto iracheno. Domani dirà quasi certamente la sua sull'uccisione (data quasi per certa nel momento in cui scriviamo) del boia Jihadi John.

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Mezza delusione per il poco spazio riservato al duplice attentato di Beirut che ha ucciso 37 persone ferendone circa 180. Chi si aspettava un pezzo di Alberto Stabile o di Fabio Scuto è rimasto deluso. Solo un pezzullo non firmato e nessun richiamo in prima.

Grave, secondo noi. Anche perché di tempo ce n'era. La Stampa, per esempio, un riferimento in prima ce l'ha.

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Appuntamento a breve con la seconda parte dei feticismi di oggi

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