martedì 8 dicembre 2015

FeticisMini di Sant'Ambrogio.

Sei pagine, più la prima, al netto delle pubblicità: questo l'impatto del trionfo del Front National di Marine Le Pen su Repubblica di ieri. Al pioniere Bernardo Valli il commento principale, alla corrispondente parigina Anais Ginori la cronaca dalla capitale e all'inviato Pietro Del Re il reportage dalla destrorsa Avignone.

Oggi (ieri), a parlare di utero in affitto, non c'era Annalisa Cuzzocrea ma la sua collega Caterina Pasolini.

Sabato sera Emilio Marrese è andato a ballare al Cocoricò di Riccione che ha riaperto i battenti dopo la chiusura. Chissà se poi è riuscito a rientrare a Bologna per godersi la vittoria del suo Bologna.

A Bologna c'era di sicuro Gianni Mura. È la seconda volta da "inviato sul campo" per Gianni: la prima fu a Verona (a settembre) per Chievo-Inter. Sia allora che ieri le partite si sono giocate alle 12.30: è probabilmente questo il motivo che convince Mura a rimettersi i panni dell'inviato. Più tempo per scrivere il pezzo e, soprattutto, finita la partita, gambe sotto il tavolo, e sia a Verona che a Bologna si mangia bene. Dove, lui lo sa benissimo.  
Tra le cose che ricorderemo del suo pezzo su Bologna-Napoli, il passaggio "Penso che Sarri sentisse odor di bruciato, e non era un barbecue", e nelle pagella (sì, ha fatto anche quelle) di Reina: "Da portiere-gentiluomo qual è, alza il braccio come Garrone in Cuore: il terzo gol è colpa mia".

Emanuela Audisio intervista, da Miami, il boxeur Vinny Pazienza. Adesso appare meno insolito il reportage di sabato di Nostra Signora dello Sport dalla Miami Art Basel.

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