lunedì 18 gennaio 2016

Monica, la prima vittima di Marione.

Riceviamo e dolorosamente pubblichiamo:

Caro Pazzo,

l'altroieri leggo il primo editoriale di Marione e medito di dire addio al cenacolo dei pipierrini: "ma in quelle pagine ho trovato tutto quello di cui", scrive già alla riga dieci o giù di lì, dopo un incipit che divide i lettori di Repubblica in due gruppi, i vegliardi dei primi quarant' anni e la generazione del nuovo diretùr, la nostra cioè, quella del tempo delle mele (che non maturano mai). 

Non ho continuato la lettura, anzi, ho chiuso il giornale, stop, cassonetto. 

I rincari di gennaio, Calabresi, 1,50 euro... da Fiorio, con 1,50 mi danno una veneziana con la crema che tu non puoi sapere (ma Marione di sicuro sì). 

Dategli un buon editor, almeno; di quelli di una volta.

Hasta siempre, mi alma.
Monica R. Bedana

7 commenti:

Walter ha detto...

Buon cammino e auguri !!
Io favrò qualche problema con la logica, ma confesso che non ho capito nel tuo ermetico commento, di quali gravi colpe si sia macchiato in due giorni di direzione, il buon Mario Calabresi.
Io non ho capito. Altri più illuminati di me forse anche.....Ma perché non vi scrivete? Forse Mario Calabresi ti fa desistere dall'insano gesto. Pensaci! Walter

Monica Bedana ha detto...

Ciao Walter,
il mio commento riguarda solo il primo editoriale, non i due giorni di direzione, ci mancherebbe. Nessun arcano: di mestiere faccio la traduttrice e il revisore, abituata quindi a scandagliare le parole degli altri, un brutto vizio. L'incipit di un passaggio di consegne nel primo giornale d'Italia per numero di lettori, dal mio personalissimo e fetente punto di vista, dopo quarant'anni di direttori che nella loro inconfondibile scrittura non hanno mai sbagliato nemmeno una virgola, mi è sembrato moscio moscio. E le due ripetizioni del dimostrativo, così appiccicate, mi hanno fatto accapponare la pelle. Insomma, si suppone che Calabresi da mesi stesse scrivendo "quel" pezzo; non dico dovesse svelarci un nuovo Rodolfo Walsh, ma almeno provarci con più impegno.
Traduco, non sono indovina, e non so dove Marione porterà il giornale; so solo che è il mio giornale dai tempi del liceo, che l'ho già visto cambiare molto, l'ho osservato da fuori con attenzione (ho vissuto all'estero metà della mia vita), l'ho paragonato a molti altri, l'ho visto, nel tempo, uniformarsi con astuzia al pensiero unico, appiattirsi, trasformare la cultura in gadget, rinunciare alle voci che erano un pungolo e assumere in pianta stabile i corifei dell'editore attuale (potrei allungare la lista, ma stavamo solo parlando dello stile dell'editoriale di Calabresi). E mi sono stancata. E ci ho speso tanti soldi, se ci ripenso. E mi sono convinta che non ci sia più rimedio. E se una brioche mi sazia lo spirito più di 50 pagine di carta, a me che con la carta ci vivo, beh, allora lasciatemi mangiare la brioche e buon cammino a voi, di tutto cuore. Siete coraggiosissimi, davvero.

Baci,

@MonicaRBedana

Ps: A Ezio non sarebbero mai scappati due "quello" così. E Calabresi l'ho incontrato qualche mese fa alla presentazione di un libro: se avessi saputo prima, gliel'avrei detto senz'altro. Quel giorno, tra l'altro, avevo con me un sacchettino di brioches di Fiorio.

Walter ha detto...

Monica,
ora credo di avere compreso i motivi del tuo melanconico e sintattico addio alla corazzata Repubblica.
Io sono un vecchio ragazzo che ha la passione per la carta e che ogni giorno compra e legge molti giornali. Tanti e forse troppi. Ma io sono seriamente innamorato dei giornali di carta e con Repubblica ho una relazione che dura da quarant'anni .
Penso di essere un lettore difficile e presuntuoso che ama giornali di pulizia grafica ormai sconosciuta e con Repubblica ho condiviso qualche idea e poco altro. Ma non ho abbandonato neanche per un giorno una lettura che ritengo comunque necessaria.
Non ho apprezzato battaglie e guerre ideologiche ma la lettura di tanti suoi opinionisti mi ha consentito di coltivare il dubbio.
Non desidero farti cambiare idea. Buon cammino e buon lavoro Monica. Che le pagine ti siano sempre lievi e leggere!!! Walter

Monica Bedana ha detto...

Grazie Walter, un abbraccio stretto.

Frank ha detto...

@Monica, in sintesi (semmai te ne scriverò più ampiamente) un appello: resta con noi e aspetta, almeno, la presentazione del piano editoriale.
Con questo non affermo che tu abbia torto o ragione, ma semplicemente ti chiedo pazienza. Mancano circa 16 ore. Ce la puoi fare. Ce la farai?

Monica Bedana ha detto...

Frank, io a voi non vi mollo proprio, mai e poi mai. Ma oggi, a fine presentazione, sono scesa da Fiorio e ho comprato brioches e veneziane per oggi, domani e dopodomani.
Baci, mille.

Frank ha detto...

Mille + uno, Monica
https://insider.ilfattoquotidiano.it/2016/01/19/repubblica1-le-critiche-dei-lettori-a-calabresi/
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