domenica 15 gennaio 2017

Il report sul primo anno di direzione Calabresi


Rimbambiti dai 20 anni di rep.it, nel giorno del 41esimo compleanno di Repubblica, stavamo per bucare il primo anno di direzione Marione (di qui in poi MC) quand’ecco che il Feticista Supremo sollecita il report.

Eccolo qua, in 5 punti, con la stessa formula scelta per analizzare i primi 5 mesi di MC.

• LA SCRITTURA
New entry e felici spostamenti. Della campagna acquisti dalla Stampa s’è detto più volte. Un caso su tutti? Marco Ruffolo –per l’ex capo di Economia più scrittura, e soprattutto qualità nei contenuti originali, vedi l’ultima inchiesta sugli «imboscati» – ha dovuto fare spazio a Francesco Manacorda (ex Stampa): dopo un anno dobbiamo dire che lo sganciamento di firme di punta come la sua e quella di Luca Fraioli (ex RSera, progetto subito smantellato da MC) a favore della scrittura non ha fatto altro che portare valore aggiunto al cartaceo – e di riflesso al web.
Un acquisto nella scrittura e nel racconto è stato, in un certo senso, anche l’Emerito e qui davvero c’è solo da alzarsi per una standing ovation: su tutti segnaliamo il reportage sul futuro della sinistra (nell’ultimo numero della Domenica pre-Robinson) e quello sulla Russia del 1917, arrivato l’altro ieri alla seconda puntata.

• R2, OVVERO DELL’ASCIUGAMENTO
Addio R2 – sezione ad elevatissimo rischio-fuffa mutuata dieci anni fa dal Guardian – e via con il paginone fotograficoUna soluzione che – come prontamente segnalato sempre da PPR – è saltata solo nel weekend e nei giorni in cui lo sfoglio iniziale prevedeva una doppia pagina monografica e, appunto, fotografica. Non male.

• ROBINSON
Ma la grande sfida di MC era il nuovo inserto culturale. Valentina Desalvo con un team freschissimo quanto il grafico (l’ex Sole24Ore e IL, Francesco Franchi > qui la nostra recensione del primo numero)  ha appena iniziato il viaggio ma le premesse sono più che buone: testata molto baricchiana e contenuti d’alto livello. Ci riserviamo qualche mese in più – o magari proprio il 1° compleanno (FS, annota!) – per un bel confronto all’americana coi competitor (GM, scusaci ma ogni tanto l’anglismo fa figo) vale a dire La Lettura e la Domenica del Sole.

• RCLUB, I CONTENUTI E IL RESTO
Collegata a Robinson, la revisione del progetto RClub: anche qui scelta condivisibile. Intervista in vetrina meno prolissa, meno “marketting” (scusa di nuovo GMpassaci il divertissement lessicale), Belpoliti con pezzi sempre godibili in terza pagina ben affiancato da Bartez. Cosa vuoi di più?
Infine, essendo il giornale il luogo dei contenuti «depositati» (© MC qui ) laddove l’abbinamento web-social mastica e digerisce le news a getto continuo, in un anno abbiamo visto proliferare pagine monografiche con titoloni in blu e argomenti sviscerati e approfonditi a mo’ di tutorialDomande&Risposte a gogo, altre pagine con il doppio registro favorevoli-contrari (ultimo caso il confronto Augias-Montanari sul Pantheon a pagamento), più commentini di grandi firme a mo’ di bussola accanto ai pezzi di cronaca, e poi tante piccole innovazioni, dal colonnino sinistro con doppia notizia in vetrina di Economia alla pagina – sempre di Economia  su «La giornata»: tutti sforzi davvero encomiabili di rendere più “potabile” la lettura dei fatti al lettore anche meno attrezzato.

• L’ULTIMA MOSSA: L’INCORONAZIONE DI SERRA
Sulla promozione dallo «sgabuzzino» nello spazio Lettere alla sovratestata (ribattezzata «corona») dell’Amaca di Michele Serra s’è detto, e – almeno sui social – pure troppo. Resta questa l’ultima grandissima innovazione dell’era MC, che si porta dietro l’esordio di una nuova rubrica al posto della vecchia Amaca: finestre degli inviati dalle capitali mondiali.

PS. Visto che – oltre all’Amaca in prima – qualche battaglia l’abbiamo vinta, noi la buttiamo lì: dopo le dimissioni dalla NewsRoom Rai, è possibile rivedere Carlo Verdelli nei suoi pezzoni dalla prima pagina? MC, e faccelo ‘sto regalo dai.

MUDD

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