martedì 5 dicembre 2017

Scarabocchi del giorno: piccole battaglie vinte e piccole distrazioni arretrate.

Intanto segnaliamo con orgoglio una piccola battaglia vinta da PPR: oggi nella pagina dei commenti Michele Ainis ha la faccina di Nostra Signora dei Ritratti.


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E poi un autofeticismo che riguarda tre republicones:


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Permetteteci di aggiungere ancora due righe sulla carlodebenedettiade, già ampiamente sviscerata qui.

Rileviamo con grande piacere che la comunità di PPR è alquanto effervescente sul tema CdB e relative critiche esternazioni. Siamo sinceramente sorpresi per la maturità e la precisione dei commenti. Grazie.

Segnaliamo, già che ci siamo, un commento di Andrea Montanari apparso su Italia Oggi di oggi.




E una parte della newsletter serale del Post di ieri:

C'è un po' di agitazione intorno a Repubblica, non bastassero i suoi vari rinnovamenti: Michele Serra è stato chiamato sabato a sedare le animosità dei lettori intorno a Renzi. E il giorno dopo l'editore De Benedetti ha dato un'intervista al Corriere in cui le ha dette un po' a tutti. Ma se pensate che l'Italia sia bloccata in una riproposizione del passato vi piacerà il titolo di oggi del Piccolo.

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L'attento collaboratore genovese Sergio T. ci segnala un errore di ieri nell'edizione ligure di Rep e di cui nessuno si è accorto: nella didascalia della foto di pagg 2 e 3 hanno invertito Fratoianni e Speranza. Beh forse non sono così originali.



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Sempre sul giornale di ieri, nello Sport, la foto di Dhorasoo ha una strana didascalia.



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Questa mattina, nella posta, abbiamo trovato una mail del Corriere della Sera, firmata dall'inviato Lorenzo Cremonesi (foto) che inizia così:


Caro Lettore, mi rivolgo personalmente a Lei come mai ho fatto per invitarla ad una considerazione molto semplice: quella che serve, oggi, è un’informazione il più possibile aggiornata e diretta.
Non è una novità, vero? 

Eppure, con l’arrivo di Internet, qualche anno fa si era come diffusa l’impressione che bastasse la Rete per capire e analizzare i fatti. Ormai sappiamo che non è così. I social media e i sistemi globalizzati di relazione sono letteralmente infarciti di false notizie, di slogan, di confusione: al posto di tenerci aggiornati al meglio, ci consumano il tempo con dettagli inutili e possono arrivare a disinformarci, dando voce a mezze verità tendenziose.

Per gli interessati il seguito è qui.

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Arrivano altre proposte per il contest "Crea l'anagramma di Bartez":

F. Basso propone:

STEFANO BARTEZZAGHI:


ho gas, infetta brezza 


Bob propone:

STEFANO BARTEZZAGHI:


Boh, fa tristezza, nega

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Il fido Frank ci segnala questa news scovata sul sito di Prima Comunicazione:

Nuova riforma grafica allo studio per Avvenire in occasione dei 50 anni. Il direttore Tarquinio: appuntamento che farà perno su diverse iniziative.

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Sempre lui, Frank, ci segnala due lettere che potremmo chiamare col titolo Il Sole tramontato e il Corsera pure, in riferimento alla prima pagina del Corsera di ieri.



4 commenti:

Licia Barosi ha detto...

Il commento di Andrea Montanari manca di logica. Dice che Scalfari, con l'endorsement a Berlusconi, ha ragione dal punto di vista editoriale perché con Berlusconi Repubblica era a più di 300mila copie, oggi, senza Berlusconi, è scesa a 167mila. Montanari dimentica un particolare rilevante: Repubblica era a più di 300mila copie quando SI OPPONEVA a Berlusconi, non perché ne facesse l'endorsement.

Gabriele ha detto...

Licia, se posso permettermi, non hai capito la logica del discorso.
Montanari intende dire che Scalfari sceglierebbe Berlusconi e non Di Maio perchè Repubblica potrebbe fare opposizione a Berlusconi ed a un suo ipotetico nuovo governo come ai tempi d'oro e ciò permetterebbe di recuperare lettori persi e far aumentare le vendite.

Licia Barosi ha detto...

Gabriele, se fosse stata quella l'intenzione di Scalfari, certo la sua risposta e il commento di Montanari avrebbero avuto una logica: opportunistica, ma pur sempre logica. Purtroppo non era quella l'intenzione, e lo dimostrano il suo primo articolo, la sua replica a Calabresi e l'intervista a DiMartedì. E lo dimostrano anche la replica di CdB e di quelli di Libertà e Giustizia, che hanno capito l'opinione di Scalfari per quello che è: uno sdoganamento di Berlusconi, non un calcolo commerciale. E se lo sdogani, non ti opponi. Il commento di Andrea Montanari si basa su una premessa sbagliata (il calcolo commerciale che attribuisce a Scalfari) per dargli ragione. Un ragionamento così è taroccato, e quindi lascia il tempo che trova.

Gabriele ha detto...

Licia, né Montanari né io attribuiamo a Scalfari l'intenzione di sostenere una ipotetica vittoria di Berlusconi contro Di Maio esclusivamente a fini commerciali, anzi, è chiaro che ci siano dietro ragionamenti e scelte politiche, condivisibili o meno dai lettori di Repubblica (una domanda: davvero chi ha seguito e letto per anni Scalfari non si aspettava i recenti ragionamenti del fondatore?). Come dice Montanari avere Berlusconi al governo avrebbe però anche delle ripercussioni a livello di vendite se il quotidiano facesse opposizione dura come ai tempi della direzione Mauro.