lunedì 8 aprile 2019

Feticismi arretrati e di giornata: l'esclusiva di Repubblica sul caso Cucchi e altre cose da non perdere.

Feticismi arretrati

Con evidente e colpevole ritardo segnaliamo che l'ultimo numero di RClub era di sole 5 pagine.

----

Nel pezzo di sabato per i 95 anni del Fundador, Carlo Verdelli ci rivela tra le righe a chi si ispira per i titoloni in prima: al primo numero di Repubblica.

----

Terzo cambio di font in tre settimane consecutive per il nuovo claim di Robinson.

Che sia un giochino e ogni settimana si cambia?

O invece Carlo Verdelli ha letto i nostri commenti e si è convinto che l'ultimo font faceva schifo?
Ah, saperlo.



----

E, come ogni lunedì, ecco la minirecensione di MUDD su Robinson.

Che brutti i titoli delle rubriche tutti in maiuscolo.

Il corpo ingrandito nel font degli articoli, invece, è solo nella prima parte.

Decapitata anche la sofisticata font Stencil presente nella seconda parte dell'inserto.

Povero Francesco Franchi. Ci aveva messo l'anima.

----

Feticismi di giornata

Ecco la prima pagina di oggi con in evidenza il caso Cucchi, un'esclusiva di Repubblica.




E poi il reportage dell'inviato a Tripoli Vincenzo Nigro.


----

+++ I CAMBIAMENTI DI CARLINO +++

Le infografiche sono sempre più colorate. Ma la firma degli autori continua a latitare.



----

+++ I CAMBIAMENTI DI CARLINO +++

La sottotestata con il monostrillo.


----

+++ I CAMBIAMENTI DI CARLINO +++

Il countdown di quanto manca alle elezioni europee.


----

Annuncio pubblicitario a pagamento a pagina 9.

----

Franco Vanni nel pieno dell'inferno nerazzurro. Ma le pagelle continua a farle Stefano Scacchi.




----

Altri feticismi

Riceviamo e volentieri pubblichiamo/1:

Caro Pazzo,

ti scrivo per dirti che Repubblica diventa ogni giorno sempre più bella.
Verdelli sta facendo un lavoro incredibile, specialmente sulla politica estera, con servizi esclusivi, cartine a colori che parlano e alcune pagine di politica e cronaca ariose e bellissime per impegno civile.
Verdelli il Magnifico!!

AWB

----

Segnaliamo questo articolo apparso su Rivista Studio a firma di Maurizio Caverzan.

Il ritratto è datato 2015, ma è scritto con intelligenza e garbo e offre un’interessante analisi per comprendere il Verdelli direttore di Repubblica.


----

Riceviamo e volentieri pubblichiamo/2:

Cari Pazzi,

vi risulta che Gad Lerner abbia ripreso a collaborare con Repubblica (vedi Il Venerdì di ieri?).

Nicola Purgato

Ciao Nicola,

non sappiamo nulla di preciso, ma speriamo in un gradito ritorno di Gad.

FS

----

Riceviamo e volentieri pubblichiamo/3:

Ciao Pazzo,

il mio giornalaio di fiducia dice di non aver notato nessuna copia venduta in più per Repubblica, nonostante i titoli stile Libero. Che neanche a me piacciono.

Sergio T. - Genova

----

Riportiamo da Twitter


----

Riceviamo e volentieri pubblichiamo/4:

Caro Pazzo,

al commentatore che si meravigliava delle marchette di Lerner a Serra bisognerebbe ricordare che il Corsera fa da sempre così coi libri "di famiglia". Inoltre, il rapporto Lerner-Rep mi sembra corroborato visto che Lerner jr (Davide) è diventato collaboratore fisso.

EOM

----

Riceviamo e volentieri pubblichiamo/5:


Ciao Pazzo,

a proposito di Robinson con Vasco Rossi in copertina, mi chiedevo a quanti lettori di Robinson interessa Vasco Rossi. Boh.

Poi però spacchetto il nuovo Espresso dalla pubblicità e alle pagg. 3 e 7 mi imbatto in Altan e Corrado Augias e i 2 euro e 50 spesi mi sembrano davvero pochi per il piacere ricevuto in cambio.

Ginettaccio

2 commenti:

Calaber ha detto...

Sono il commentatore che, al dire del post sopra pubblicato, si sarebbe meravigliato per l'accoppiata recensoria Lerner-Serra. Ebbene l'autore del post sbaglia e non di poco, perché, intanto, non mi meravigliavo di nulla: si tratta di un costume così diffuso che sarei stato cieco a non accorgermene ben prima di Lerner-Terranova-Serra. Il fatto che si aggiunga l'esempio del "Corriere", poi, dimostra soltanto l'esattezza dell'osservazione: La circostanza che lo faccia anche il Corriere, infatti, non è e non può essere una giustificazione per Repubblica. L'errore dell'uno non annulla l'errore dell'altro: diventano due errori e non si elidono a vicenda. Davide Lerner su Repubblica (e talvolta anche sull'Espresso): proponiamo allora la seconda buona regola per il giornalismo che i figli non dovrebbero scrivere sui giornali a cui sono legati professionalmente i padri. Oppure, se accettiamo che questo possa avvenire, evitiamo di fare i censori con i comportamenti degli altri.
Calaber

EOM ha detto...

Come scrisse Merlo in una controreplica passata alla storia: Peccato, non ci siamo capiti (EOM)