lunedì 8 aprile 2019

Sussurri e voci dal nostro inviato nella Capitale (pillola numero 8).

Proseguiamo con la pubblicazione delle voci raccolte dal nostro inviato nella Capitale.

Qui trovate la premessa.

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La riorganizzazione prosegue con il trasferimento di Giampaolo Visetti da casa sua alla redazione di Milano, dove va anche Marco Bracconi che lascia Robinson.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono usciti i dati ADS sulle vendite di quotidiani e settimanali a febbraio 2019, il primo mese quasi interamente sotto la nuova direzione di Carlo Verdelli.
La diffusione totale de la Repubblica passa da 201.473 di gennaio 2019 a 202.890 di febbraio 2019, ma il dato più incoraggiante arriva dalla vendita in edicola dove la Repubblica passa da 140.007 copie medie giornaliere di gennaio 2019 a 142.166 di febbraio 2019, niente male considerando che l’ultimo miglioramento mese su mese di questa portata, se escludiamo il classico aumento di vendite estivo, la Repubblica l’aveva ottenuto nel novembre 2017 dal confronto con ottobre 2017, quando venne lanciata la nuova veste grafica dall’allora direttore Mario Calabresi.
Metà dell’aumento della vendita in edicola si deve alla notevele progressione de L’Espresso che passa da 152.339 copie medie settimanali di gennaio 2019 a 160.095 di febbraio 2019. Curiosamente l’altra metà dell’aumento della vendita in edicola è stata ottenuta nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, dal momento che sempre dai dati dei settimanali si evince come sia Il Venerdì di Repubblica sia D - la Repubblica delle donne siano in leggero calo a febbraio 2019 rispetto a gennaio 2019. Leggero aumento sia nella vendita in edicola sia nella diffusione totale anche per il diretto concorrente Corriere della Sera.
L’Espresso consolida sempre di più la propria prima posizione tra i settimanali politici, ed è l’unico dei tre storici settimanali italiani d’informazione del dopoguerra ancora con una diffusione importante: Panorama è sempre più staccato e continua a perdere (e con il passaggio a La Verità questo processo sarà accelerato), L’Europeo ha cessato le pubblicazioni dall’ormai lontano luglio 2013. Anche l’iconico settimanale Il Mondo ha chiuso nel febbraio 2014.
L’unica boccata d’ossigeno in edicola sul fronte dei settimanali politici è Internazionale, del quale però non sono disponibili dati di diffusione e vendita in edicola aggiornati; nel mio piccolo nella mia edicola di fiducia (zona residenziale benestante di Firenze) il venerdì pomeriggio, al massimo il sabato mattina, è già esaurito (esce di venerdì e il mio giornalaio ne ha circa 10/12 copie). Non riscuote certamente lo stesso successo di vendita Left, che anche io ho comprato due-tre volte senza tuttavia rimanerne mai stregato.
Un quadro certamente molto diverso dalla Francia, dove L’Express, Le Nouvel Observateur, Le Point, Marianne, Courrier International (a cui Giovanni De Mauro si è ispirato per Internazionale), Le Journal du dimanche e Valeurs actuelles hanno ancora volumi di diffusione e vendita notevoli nonostante un deciso calo registrato negli ultimi quattro anni, ma nessuno di questi ha la vendita abbinata obbligatoria con un quotidiano come L’Espresso con la Repubblica.
Gab