Che la terra gli sia lieve.
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E pubblichiamo la "prima pagina ombra" di oggi.
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Alcune cose arretrate
Riceviamo e volentieri pubblichiamo/1:
Caro Pazzo,
hai ragione. Indubbiamente bello il commento del grande Bernardo Valli. Peccato soltanto che l’articolo sia incappato in uno dei tanti refusi quotidiani che si depositano nelle pagine del giornale.
Scrive Valli: “Ritorno indietro di quasi otto secoli, a quando nel 2014, un Te Deum nelle navate di Notre-Dame celebra la vittoria di Filippo Augusto a Bouvines su Giovanni Senza Terra [...]”.
Intendeva dire, ovviamente, 1214, anno della vittoria di Filippo su Giovanni Senza Terra, che, però, bisogna pur dirlo, era alleato dell’imperatore Ottone IV avversario di Filippo, ma assente dal campo di battaglia, cosa che Valli non fa del tutto capire.
Insomma, un passaggio storico del bel commento che avrebbe richiesto una migliore confezione.
Calaber
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Caro Calaber,
rincariamo la dose segnalando che nello stesso pezzo, il pioniere Bernardo valli ha confuso il pittore
Jacques-Louis David con il parrucchiere Jean-Louis.
Anche i giganti sbagliano.
FS
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo/2:
Ciao Pazzo,
curioso notare come Il Mattino di Napoli di ieri sia uscito con lo stesso titolo di Liberation: NOTRE DRAME.
E altrettanto curiosa l'assenza totale della notizia sulla prima pagina di Le Monde: possibile che fosse già andato in stampa? Oppure ho visto un'edizione provvisoria? Strano comunque.
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A compendio di un recente feticismo riguardante il cambio di inchiostrazione e di carta del giornale, segnaliamo che lo stampatore è sempre Gedi.
E sempre sullo stesso tema, segnaliamo questo tweet di qualche minuto fa.
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Feticismi del giorno
La prima pagina di oggi ha una foto di una bellezza sconvolgente nella sua devastante drammaticità.
C'è questa bella infografica che spiega bene perché è successo cio che è accaduto. Peccato non sia di Repubblica, ma dell'illustratore Stephen Biesty.
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Sfruttiamo al volo questo assist di Guido Garau pubblicato su Twitter.
E pubblichiamo la "prima pagina ombra" di oggi.
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Alcune cose arretrate
Riceviamo e volentieri pubblichiamo/1:
Caro Pazzo,
hai ragione. Indubbiamente bello il commento del grande Bernardo Valli. Peccato soltanto che l’articolo sia incappato in uno dei tanti refusi quotidiani che si depositano nelle pagine del giornale.
Scrive Valli: “Ritorno indietro di quasi otto secoli, a quando nel 2014, un Te Deum nelle navate di Notre-Dame celebra la vittoria di Filippo Augusto a Bouvines su Giovanni Senza Terra [...]”.
Intendeva dire, ovviamente, 1214, anno della vittoria di Filippo su Giovanni Senza Terra, che, però, bisogna pur dirlo, era alleato dell’imperatore Ottone IV avversario di Filippo, ma assente dal campo di battaglia, cosa che Valli non fa del tutto capire.
Insomma, un passaggio storico del bel commento che avrebbe richiesto una migliore confezione.
Calaber
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Caro Calaber,
rincariamo la dose segnalando che nello stesso pezzo, il pioniere Bernardo valli ha confuso il pittore
Jacques-Louis David con il parrucchiere Jean-Louis.
FS
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo/2:
Ciao Pazzo,
curioso notare come Il Mattino di Napoli di ieri sia uscito con lo stesso titolo di Liberation: NOTRE DRAME.
E altrettanto curiosa l'assenza totale della notizia sulla prima pagina di Le Monde: possibile che fosse già andato in stampa? Oppure ho visto un'edizione provvisoria? Strano comunque.
alebigigher
Caro alebigigher,
ti risponde un lettore anonimo (ma perché non vi firmate?)
Le Monde è un giornale di metà giornata, cioè esce verso le 12-13 del pomeriggio con la data del giorno dopo.
Caro alebigigher,
ti risponde un lettore anonimo (ma perché non vi firmate?)
Le Monde è un giornale di metà giornata, cioè esce verso le 12-13 del pomeriggio con la data del giorno dopo.
Ecco la prima di oggi.
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo/3:
Caro Pazzo,
sulla prima di ieri avrei volentieri fatto a meno del faccione di Cannavacciuolo. Avrei preferito la vignetta di ellekappa, al suo posto.
Mattia Barcella
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Caro Mattia, eccoti accontentato.
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A compendio di un recente feticismo riguardante il cambio di inchiostrazione e di carta del giornale, segnaliamo che lo stampatore è sempre Gedi.
E sempre sullo stesso tema, segnaliamo questo tweet di qualche minuto fa.
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Feticismi del giorno
La prima pagina di oggi ha una foto di una bellezza sconvolgente nella sua devastante drammaticità.
E poi i ragazzini terribili dell'Ajax e l'appello di Francesco Merlo per salvare Radio Radicale. Nello stesso giorno della scomparsa di Massimo Bordin. RIP.
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Repubblica dedica (solo?) sette pagine alla tragedia di Notre-Dame.
Straordinari per la parigina Anais Ginori. E considerato che il suo compagno fa lo stesso lavoro per il Nemico ci chiediamo quanto abbiano speso in questi giorni per la tata ;-)))
Menomale che a Parigi c'è andato anche Ettore Livini, a darle una mano.
C'è questa bella infografica che spiega bene perché è successo cio che è accaduto. Peccato non sia di Repubblica, ma dell'illustratore Stephen Biesty.
Luca Fraioli intervista Alberto Angela, Francesco Erbani Antonio Paolucci, ex ministro dei beni culturali, Gianluca Modolo e Paolo Berizzi Brahim Charafi, docente di diritto musulmano.
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Ecco i vincitori del Premio Marincovich.
Dopo lunga assenza, Gianni Mura torna a scrivere di Champions. Però cade subito nello scrivere il nome di Johan Cruijff.
Si consoli, Mura, è un errore frequente. Lo commette anche il suo collega Emanuele Gamba, pochi cm quadrati più a destra.
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Nell'infografica dei risultati di Champions ci sono due risultati sbagliati. Due su quattro non è male.
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Il tifoso juventino Maurizio Crosetti commenta così l'uscita della sua squadra dalla Champions League.
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La notizia è definitiva: RLab è diventato RScienze.
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Altri Feticismi
Fedeli al nostro motto Critichiamo ciò che amiamo segnaliamo questa merda calpestata e segnalata sul sito di Paolo Attivissimo.
Altri Feticismi
Fedeli al nostro motto Critichiamo ciò che amiamo segnaliamo questa merda calpestata e segnalata sul sito di Paolo Attivissimo.
3 commenti:
Ciao Pazzo, segnalo un superfeticismo: a pagina 10 di Le Monde di oggi (mercoledì 17) compare la prima pagina di ieri del nostro quotidiano preferito che campeggia proprio a fianco del mostro sacro The New York Times e di altri quotidiani esteri. È la classica carrellata delle prime pagine dei maggiori quotidiani: il problema è che è la prima pagina con la testata diversa comparsa su alcuni dispositivi digitali proprio martedì mattina. Poco male, la soddisfazione nel vedere la Repubblica e non il nemico Corriere della Sera a “rappresentare” l’Italia è stata impagabile. Segnalo tra l’altro la differenza di prezzo Le Monde-la Repubblica tra il paese d’edizione e l’estero: Le Monde costa 2,80 € in Francia e 3,30 € in Italia, la Repubblica 1,50 € in Italia e 2,50 € in Francia.
Riprendendo ciò che scrive alebigigher, ho setacciato tutte le edicole del centro di Firenze proprio alla ricerca di Libération che martedì ha fatto una prima pagina semplicemente spettacolare (come molto spesso capita): purtroppo a quanto pare a Firenze arrivano solo Le Monde, Le Figaro e l’Humanité. Ho ripiegato su Le Monde e ho colto l’occasione per acquistare (e sostenere) l’Humanité, storico quotidiano comunista che ha delle gravi difficoltà finanziarie (l’idea de la Festa de l’Unità venne a dei comunisti che avevano partecipato a la Fête de l’Humanité). Ed effettivamente ieri mattina guardando le prime pagine è saltato subito all’occhio anche a me il titolo de Il Mattino uguale a quello di Libé.
Come già detto, Le Monde arriva in edicola attorno alle 13 nelle principali città francesi (più tardi nel resto del paese) con il blocco della redazione attorno alle 10:30; e la peculiarità è che esce con la data del giorno seguente a quello di uscita in edicola. Ecco perché il numero di martedì (per cui la redazione è stata bloccata alle 10:30 di lunedì, prima che scoppiasse l’incendio a Notre-Dame) non riporta alcuna notizia del disastro, ed il primo numero con un reportage completo è quello di mercoledì (uscito nelle principali città francesi martedì alle 13). Ulteriore particolarità di Le Monde: è quasi completamente assente la pubblicità tra le pagine del giornale, ed è veramente molto apprezzabile la prima pagina senza pubblicità e con la vignetta di Plantu.
Gab
Grazie per l'informazione sull'uscita pomeridiana di "Le Monde" che confesso non sapevo.
Anche in Italia, in passato, c'era qualche quotidiano che usciva il pomeriggio, se non sbaglio uno di questi credo fosse "La Notte"... Davvero altri tempi, quando gli operai e gli impiegati, finita la giornata lavorativa, passavano dal chiosco dell'edicola a comprare "il giornale della sera", da leggere una volta tornati a casa, e che rendeva vecchi i quotidiani del mattino, perché era ovviamente più aggiornato. Chissà se oggi troverebbe ancora mercato una formula così
"La Notte", "Milano sera" (Milano), "Paese Sera" (Roma), "L'Ora" (Palermo), "Il corriere mercantile" (Genova). Poi c'erano "Stampa Sera" e "Corriere d'Informazione", edizioni pomeridiane di la Stampa e Corsera.
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