mercoledì 6 gennaio 2010

Daalle staalle aalle stelle.



AA ci stupisce sempre più (a parte la faccenda di Amanda Simpson).

Refusi praticamente inesistenti e uno stile narrativo decisamente cresciuto negli ultimi giorni. Forse si è sbloccato, non sappiamo dire cos'è stato. Oggi, poi, ci ha segnalato una bellissima performance del cantante Josh Wilson che, rimasto coinvolto nell'impasse all'aeroporto di Newark, ha improvvisato un concertino per i suoi compagni di sventura.

Ecco qui il filmato che abbiamo trovato su YouTube grazie proprio alla segnalazione di AA.

7 commenti:

Barbapapà ha detto...

Aquaro rimane sempre il solito inutile e costoso inviato (allo sbaraglio, come direbbe il buon Geppo) a NY. Punto.

Ieri su Repubblica un altro grande scritto di Saviano, con incipit bellissimo: "Chi parla di mafia diffama il Paese? Chi parla di mafia difende il Paese".
Eppoi, le righe dedicate ai Battista di turno che straparlano a vanvera:
"E alla solita idiozia che verrà ripetuta a chi scrive di questi temi, ossia di essere "professionisti dell'antimafia", occorre rispondere che il vero problema è che esistono troppi "dilettanti" dell'antimafia.".

Poi, l'articolo sempre illuminante.

Geppo ha detto...

Non sarebbe meglio far coprire le notizie dall'America dal valido Rampini, più sobrio nello stile e più preciso nell'esposizione? Magari si risparmierebbero soldi per dotare il nuovo corrispondente da Mosca di una segretaria-interprete...

Sono felice comunque che rilegga i suoi articoli, ma questo entusiasmo non dovrebbe esistere quando si parla di giornalisti professionisti assunti in uno dei più prestigiosi giornali europei. Dovrebbe essere scontato non fare refusi, no?

Anonimo ha detto...

Visto che il Sommo Barba segnala il grande Saviano, vorrei a mia volta manifestare il mio particolare apprezzamento per il pezzo di Adonis sulla questione dei minareti (p. 13). Non capita tutti i giorni di ascoltare un punto di vista così straniato. Bene avere tradotto dall'arabo, e in italiano perfetto.

Barbapapà ha detto...

Corretto quello che dici, Geppo. I giornalisti sono pagati anzitutto per dare informazioni precise. Quindi, non ci può essere entusiasmo per qualcuno che rispetta il prerequisito minimo richiesto dalla professione. Al netto dei refusi, di Aquaro rimane lo stile fastidiosamente compiaciuto e l’incapacità a fornire una lettura meno convenzionale di quanto accade negli States.

Condivido la tua opinione su Rampini, l’unico problema è che lui mi pare poco portato per status ad occuparsi anche della cronaca minima. Secondo me, bisognerebbe a questo proposito utilizzare di più Zampaglione, serio e molto esperto degli States, e lasciare a Rampini il compito di occuparsi delle questioni alte, come economia e politica.
Con i soldi risparmiati per l’eliminazione dell’inutile inviato in più si potrebbe coprire meglio il nostro Paese (penso al Nord) o, rimanendo all’estero, zone del mondo oggi dimenticate (vedasi l’America Latina, più volte segnalata in questo blog).

Enrico Maria Porro ha detto...

Due grandi pezzi. Meritori di citazione su PPR, se avessi potuto farlo...

Enrico Maria Porro ha detto...

Quoto barba sulla questione rampini.

Barbapapà ha detto...

Feticista Supremo, hai lasciato un margine di ambiguità nel parlare di due pezzi degni del PPR+! Sembrava ti stessi riferendo a quelli di Aquaro e non a Saviano e Adonis (bello anch'esso, concordo con Caterina)...

A proposito di refusi, segnalo che oggi, nella sua rubrica sul Foglio Piccola Posta, Adriano Sofri si lamenta con Concita De Gregorio perché in un editoriale della ormai nota Loretta Napoleoni, pubblicato ieri sull'Unità, ha trovato ben 11 errori di stampa. "Quando si comincia per esasperazione a contare gli errori di stampa non si può che smettere di badare all’articolo.".
Evidentemente, la sciatteria è vizio comune a tanti giornali italiani...