mercoledì 27 gennaio 2010

Nonno Pansa Libero ha colpito ancora.

Stavolta il bersaglio è Nichi Vendola.

13 commenti:

Giorgio ha detto...

L'archivio ferisce più della spada... e Pansa ne ha uno enorme!

Attilio ha detto...

Piccolo Ot per stappare lo spumante

REPUBBLICA SORPASSA IL CORRIERE?
di Poker Face
Lo storico sorpasso di Repubblica sul Corriere della Sera è alle porte? Pare proprio di sì, complice anche l'aumento del prezzo del quotidiano di via Solferino. Brutto guaio per Ferruccio de Bortoli, che rischia di passare alla storia come il primo direttore che si è fatto superare dai concorrenti di Repubblica. A largo Fochetti, invece, si è sentito qualcuno canticchiare per i corridoi: "Meno male che Silvio c'è"...

fonte Dagospia

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie Attilio per la segnalazione. L'ho già pubblicata sul blog.

Supersoul ha detto...

Certo Pansa non è nè Feltri nè Belpietro, ci mancherebbe....ma mi accorgo che dentro di me si sta facendo largo un "qualcosa"...che mi fa supporre che presto lo detesterò esattamente allo stesso modo. Perchè poi io penso che -anche se "nonno libero" alza le spalle- sono tutti e tre accomunati dal portare -stringi stringi- acqua allo stesso Mulino. Sapete quale e di chi.

Enrico Maria Porro ha detto...

Al Mulino Bianco? :)

Barbapapà ha detto...

Archivio enorme di Pansa, senz'altro. Se poi deve essere utilizzato per articoli inutili come questo... Bah!

Giorgio ha detto...

Semplificando, ormai Pansa ce l'ha con la sinistra (latu sensu) per fatto personale.

Anonimo ha detto...

non è che semplicemente Repubblica non gli mai pagato delle fatture, al Giampi ??

nonunacosaseria ha detto...

mettiamo il caso che, in pieno dibattito storico-revisionista (per motivi che niente hanno a che vedere con la storia e molto con l'attualità politica) un noto giornalista di sinistra scrive libri che cercano di scavare dentro gli errori della propria parte;
mettiamo che questa sua attività gli procuri consensi e vendite crescenti presso il pubblico di destra;
mettiamo che il giornalista si metta a far due conti e veda che, in effetti, il filone rende parecchio e così può garantire una certa tranquillità economica ai nipoti;
mettiamo che sulla base di tutto ciò decida di giocare il ruolo preferito del giornalista italiano di questo inizio secolo, quello del "cronista scomodo attaccato e censurato dal potere", prendendosela via via prima con i critici dei propri libri, poi con i giornali che ospitano i critici dei propri libri, poi con lo schieramento che legge i giornali che ospitano i critici dei propri libri;
mettiamo che la parte politica alternativa gli stenda un tappeto di velluto ove passa a condizione che continui in questa sua deriva...

ma mi rendo conto che sto andando OT. è evidente, infatti, che NON mi riferisco a giampaolo pansa o a libero. il mio è soltanto un caso ipotetico...

aghost ha detto...

Secondo me Pansa è in buona fede. Però soffre della sindrome di Cossiga.

Ricordate? A un certo punto Franceschiello sbarellò e, pur di essere sempre al centro dell'attenzione, le sparava sempre più grosse. I vignettisti Disegni&Caviglia lo prendevano in giro come un tipo da manicomio. Nell'ultimo periodo era diventato, francamente, abbastanza penoso.

Pensa era un giornalista di grido, forse gli secca ora essere sulla via del tramonto.

Ricordo che lo andammo a intervistare a Milano, molti anni fa, io come cameraman e un giornalista al seguito.

Fu gentile e cordiale. Aveva la casa tappezzata di vignette di Forattini, dove c'era anche lui.

nonunacosaseria ha detto...

ma infatti aghost, anch'io penso pansa sia in buona fede. il mio era un caso ipotetico.

Enrico Maria Porro ha detto...

Nonuna: sarà anche un caso ipotetico ma va molto vicino alla realtà...

complimenti! hai fotografato benissimo il personaggio.

Barbapapà ha detto...

La ricostruzione dell'evoluzione di Pansa fatta da nonunacosaseria è realistica, ma parziale.
Il sedicente revisionista non scrive oggi cose molto diverse da quelle che scriveva ad esempio sull'Espresso nel suo Bestiario, ove levava la pelle sia alla destra che alla sinistra.
La vera differenza è che oggi, per le ragioni ben esposte da nonunacosaseria (esclusa però la malignità sulla convenienza economica: in questo la penso come Aghost sulla sua buona fede), Pansa scrive esclusivamente contro la sinistra. E questo rende meno interessanti le sue testimonianze.
Eppoi, diciamoci la verità, questo scavare maniacale nell'archivio ha francamente stancato...