martedì 12 gennaio 2010

Più o meno un anno fa. A Rosarno.

ROSARNO – Gli hanno dovuto asportare la milza ed è ancora in rianimazione Ahamed Hagi, 21 anni, cittadino della Costa D’Avorio, ferito con una revolverata ieri pomeriggio, mentre tornava nel dormitorio-lager ricavato da una ex cartiera fatiscente, alla periferia di Rosarno, assieme al suo connazionale, Saga Ahabib, 20 anni – anche lui ferito, ma lievemente – tutti e due impegnati nella raccolta degli agrumi nella piana di Gioia Tauro.

A sparare due colpi di pistola a bruciapelo contro i giovani africani sono state due persone a bordo di una Punto chiara, che è poi fuggita indisturbata verso San Ferdinando, un centro a poca distanza da Rosarno. Ahamed è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Polistena dove i chirurghi hanno immediatamente constatato che il proiettile gli aveva letteralmente spappolato la milza. L’altro giovane, invece, raggiunto dal secondo proiettile sempre all’addome, ha subìto danni meno gravi.

Subito dopo la sparatoria, nella convinzione che almeno uno dei due fosse rimasto ucciso, gli oltre settecento cittadini africani “ospiti” nella ex fabbrica hanno dato vita ad una rumorosa protesta durata fino a tarda sera.

Secondo voi quand'è successo?

(via Wittgenstein)

3 commenti:

aghost ha detto...

bel colpo enrico! Questo dimostra che la situazione era tutt'altro che nuova... Per fare qualcosa forse aspettano che ci scappi il morto, siamo in Italia o no?

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie Aghost, l'imbeccata però è di Wittgenstein.

Fabio V. ha detto...

La situazione era nota da anni, e non è localizzata solo in Calabria, qui potete leggere il reportage del bravissimo Fabrizio Gatti per l'Espresso.

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Io%20schiavo%20in%20Puglia/1370307

Questo è ciò che avviene nella mia Puglia.

L'articolo è del 2006, ma non credo che ora la situazione sia molto differente.