martedì 12 gennaio 2010

Dove c'è casino, c'è Daniele.



State certi: dove succede qualcosa di tragico, muore qualcuno o la natura si scatena e combina guai, lì c'è Daniele Mastrogiacomo. Quello che una volta faceva il buon Fabrizio Ravelli, adesso lo fa lui. Un po' come lo slogan della pasta: dove c'è casino, c'è Daniele. In questi giorni, per esempio, è a Rosarno e ci sta regalando dei reportage strepitosi come ricordava ieri Caterina.

Divenuto famoso, suo malgrado, per la storia del rapimento in Afghanistan, Daniele ha ottenuto il patentino di inviato molto speciale, con quella faccia un po' così e l'espressione un po' così (tipo quella qui sopra) e Mauro ha subito capitalizzato la sua fama (di DM) sguinzagliandolo qua e là a scrivere di cose tragiche con la missione di trasmetterci il dolore così come l'ha vissuto lui nelle tremende settimane di prigionia.

Per curiosità abbiamo scandagliato l'ultimo anno dell'archivio di Repubblica alla ricerca di pezzi firmati (da inviato e non) da Mastrogiacomo e guardate un po' quello che abbiamo trovato:

Due italiani sequestrati in Mauritania Sono nelle mani di Al Qaeda.

Viaggio in Sudafrica paese in ansia per Mandela malato.

Messina, una strage annunciata.

Addio a Teresa Strada insieme al marito Gino inventò Emergency.

Grecia nella morsa del fuoco Migliaia in fuga da Atene.

Taliban all' attacco seicento morti in Nigeria.

Città del Capo: la stella del calcio africano che vive in una bidonville.

Somalia, assalto in alto mare ma il cargo italiano beffa i pirati.

Il Sudafrica in fila per votare Zuma verso l' eredità di Mandela.

La battaglia di Kabul.

Terremoto in Abruzzo: un grido squarcia il borgo fantasma di Onna.

Darfur, mandato d' arresto per il presidente del Sudan.

Brasile, no della Corte suprema bloccata la scarcerazione di Battisti.

Nella foresta del Congo tra i ribelli che assediano Goma.

Georgia, un milione in piazza L' Europa fermi i russi.


Dove c'è casino, c'è Daniele.

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