Penso a quei poveri giornalisti che svolgono per il giornale quel "lavoro oscuro" che difficilmente verrà premiato. Mi viene in mente una giornalista bravissima, Elena Del Santo, specialista in cronaca di Torino di tutto quello che riguarda la vita culturale della città. Ecco, cosa deve sperare la Del Santo per arrivare a quel premio? Che un'orda di streghe del Nord cali su Torino e semini il terrore tra chi fa shopping? Che le mummie del Museo Egizio si risveglino? Qui non si premia l'impegno giornalistico, ma il sensazionalismo, ovvero quello che negli ultimi anni ha ucciso l'informazione. Chiaro che in questo senso qualche corrispondente dall'estero o da altre parti d'Italia sia facilitato.
2 commenti:
Penso a quei poveri giornalisti che svolgono per il giornale quel "lavoro oscuro" che difficilmente verrà premiato. Mi viene in mente una giornalista bravissima, Elena Del Santo, specialista in cronaca di Torino di tutto quello che riguarda la vita culturale della città. Ecco, cosa deve sperare la Del Santo per arrivare a quel premio? Che un'orda di streghe del Nord cali su Torino e semini il terrore tra chi fa shopping? Che le mummie del Museo Egizio si risveglino? Qui non si premia l'impegno giornalistico, ma il sensazionalismo, ovvero quello che negli ultimi anni ha ucciso l'informazione. Chiaro che in questo senso qualche corrispondente dall'estero o da altre parti d'Italia sia facilitato.
Grandissimo Attilio, hai ragione da vendere.
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