lunedì 8 febbraio 2010
Basta con La Domenica di Repubblica.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Caro Pazzo,
basta col La Domenica di Repubblica. O meglio, basta con La Domenica di Repubblica inserita dentro il giornale. Mi veniva in mente questo leggendo ieri Alias de Il Manifesto e la Domenica del Sole 24 Ore (storici inserti culturali). Questo perché ricordo con piacere l'epoca di Mercurio (circa 20 anni fa) curati dall'allora redattore Giorgio dell'Arti (giornalista che ammiro ma del quale non approvo gli attuali approdi di pensiero). Mercurio era fatto bene, ma durò poco.
Ma ritorniano a La Domenica di Repubblica: bisogna renderla più spumeggiante e più ricca. E per far questo secondo me occorre proporla in un inserto separato tipo Affari e Finanza o Auto Rep. Invece di riammodernare ancora una volta D di Repubblica, che non se la fila più nessuno se non l'agenzia pubblicitaria di Repubblica in cerca di sponsor che hanno da buttar via soldi e pagare meno Iva, l'idea di un bell'inserto settimanale Kulturale, a mio avviso, sarebbe una bella iniziativa editoriale. In più chiamerei a collaborare, strappandolo alla concorrenza, Armando Massarenti e le famose Vespe che pungevano sul Domenicale del Sole 24 Ore e che ora non pungono più (chissà perché: colpa di Riotta? Forse dovrei scrivere a Chiaberge, ma non ho voglia: hanno preso quel poeta vescovile del Rondoni che vola così basso, rasoterra).
Infine: anche se, come immagino, questa proposta non venisse ascoltata, prego Repubblica di una cosa: basta con il parlare settimanalmente di un particolare alimento! Dall'antipasto alla frutta hanno parlato di tutto rendendo torbido anche l'olio novello (di cui parla oggi Licia Granello). Hanno oramai finito gli argomenti, mi pare; forse avrei dovuto tenere la lista, ma anche il mio feticismo ha un limite. Saluti. Luca Massaro
Caro Luca, grazie per il tuo contributo. Secondo noi, a Repubblica c'è di peggio che La Domenica di Repubblica. Comunque apriamo volentieri la discussione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
a me la domenica di repubblica piace molto. La Grafica è ottima e gli argomenti trattati sono interssanti, certo la parte di cucina se la possono anche tenere però nel complesso il mio giudizio è molto buono!:)
Non toccate la Domenica di Repubblica! è ottimo l'inserto domenicale di Rep. anzi se tornasse a 20 pagine sarebbe meglio. La pagina di cucina mi piace anche interessantissima, e per di più ha anche avuto il pregio di rialzare la tiratuira domenicale del giornale di solito sta adesso sulle 550.000 copie fa più dei giorni infrasettimanali, e prima del suo arriuvo la Repubblica alla domencia perdeva sempre lettori.
Per quanto riguarda D avete proprio rotto ve lo dico a me piace alla mia ragazza idem e a tante persone che lo elggono piace, ci sono reportage interessantissimi, storie di attualità e sociali altrettanto interessanti, non vedo come si possa disprezzare un settimanale come D! Credo che parlate tutti per partito preso a sto punto, intanto in boca al lupi alla Guarinelli che finalmente ha apportato una rivoluzione grafica! D 4ever!
Caro Massi, sei proprio l'Aquaro de noantri. :)
chiaberge non conta più nulla, mi sembra di capire da quanto ho letto, anche su ppr: defenestrato per lasciare il posto a un ciellino (sanpietro? sangregorio? bbu, nomen omen comunque)
Grande Luca, che hai ricordato il bellissimo Mercurio (solo un appunto: il responsabile dell'inserto era Nello Ajello), anche se aveva un taglio diverso rispetto all'inserto domenicale odierno.
A me piace la Domenica di Repubblica, nel senso che apprezzo molto la struttura con articoli che lasciano finalmente ampio spazio al testo, combinato con un uso delle foto (o disegni) spesso molto felice. Gli argomenti non li trovo sempre interessanti, ma è una questione di gusti.
Concordo sull'inutilità delle due paginate sulla gastronomia, non perché non abbia senso affrontare il tema. E' che non mi pare che l'impostazione sia particolarmente ricca in termini informativi né culturalmente stimolante (e sì che la gastronomia di digressioni culturali ne consente a iosa).
Trovo invece molto belle e interessanti le interviste (o forse è meglio definirli colloqui), con quella pregevole idea del primo piano degli occhi del personaggio di turno (sicuramente un'idea di Cresto-Dina...).
Ha ragione Luca quando sostiene che bisognerebbe osare e investire di più in termini di spazio da dedicare all'inserto, fino a fargli assumere un'identità propria separandolo dal giornale.
E, per finire, concordo ovviamente con l'inutilità di D (non dal punto di vista economico per il giornale, va da sé), nonostante l'accorata difesa del buon Massi.
buon ultimo, anche a me non dispiace la Domenica di Repubblica, e la pagina di cucina mi interessa poco ma ci può stare benissimo. Sono ben altri gli inserti da detestare, sappiamo quali (i soliti "femminili/modaioli" da cassonetto).
non capisco però perchè la domenica si debba sacrificare la apgina degli spettacoli
Posta un commento