Avevo notato - girando per i vari blog - che uno può scrivere le cose più interessanti di questo mondo e ha un certo numero di commenti. Nel momento in cui critica Travaglio, Grillo o Di Pietro succede il finimondo: commenti in numero crescente, utenti che insistono in una tesi fino allo sfinimento, anche mal interpretando il pensiero del blogger e così via.
Poi avevo notato che i blog di Grillo e di Di Pietro sono praticamente identici: stessa impostazione grafica (foto, o un video, all'inizio di ogni post, uso insistito del neretto, posizionamento dei link), stessa assenza del blogger titolare dalla discussione che si genera, stessi toni, talvolta anche stessi argomenti.
Poi ieri, casualmente, ho scoperto che entrambi i blog sono seguiti dalla stessa agenzia di marketing, la Casaleggio Associati, che fa molto ricorso alle tecniche del guerrilla marketing (per esempio finti navigatori comuni che intervengono qua e là per orientare il pensiero).
Che dire?
La mia è soltanto una sensazione e certo tutto ciò è più che lecito e legittimo. Anzi, sotto certi aspetti pure encomiabile. Però resta un retrogusto amaro: c'è gente che ottiene consensi spacciandosi per pura e diversa dagli altri, mentre in realtà è come tutti gli altri. C'è quindi il rischio che tutto questo spontaneismo che tanto elogiamo, non sia poi tale, ma sia indotto da precise tecniche di marketing.
Nonunacosaseria
7 commenti:
...aggiungo la cosa più importante che nella velocità con cui ho scritto la e-mail è sfuggita: c'è il rischio che tutto questo spontaneismo che tanto elogiamo, non sia poi tale, ma sia indotto da precise tecniche di marketing.
Nonuna, lo aggiungo subito.
Discussione interessante. Tra l'altro l'ultima notizia è la poco comprensibile e molto violenta polemica di Grillo contro Luigi de Magistris, che sul suo blog ha risposto da vero signore.
Gia' gia'. Casaleggio & Co. hanno fatto propria la massima "quando non sai fare un cazzo, buttati in politica". Dopo essere stati fiondati da Telecom Italia per aver generato aria fritta e conti in rosso si sono riciclati nel grassroot politics.
Cmq, e questa e' solo la mia opinione, nella lista delle cose che l'Italia deve risolvere, i vari Casaleggio etc sono abbastanza in basso.
Non Guerrilla Marketing ma Buzz Marketing, nella sua forma più perversa: il ghost writing. Non c'è forum, blog, social che non sia presidiato dai profili fake delle agenzie che si occupano di questa branca del web marketing. Dai biscotti ai farmaci,dalle automobili alle polizze assicurative, qualsiasi prodotto è promuovibile dai profili fake che compongono la parte abitata della rete.
@Anonimo
Fake fino ad un certo punto, sia la FCC in US che la comunita' europea hanno regolamentato i blog e se sono sponsorizzati da un'azienda devono rivelarlo (altrimenti e' pubblicita' velata).
Non so pero' in Italia dove e come sia stata implementata la direttiva europea.
Assolutamente d'accordo con il post.
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