beh, se c'è da scrivere cose del tipo "dobbiamo impegnarci a mettere in pratica i princìpi etici che affermiamo" o "sono poche le persone con animo sereno e obiettivo" o "avidità e dismisura portano alla rovina", allora mando il mio c.v. a ezio mauro. costo meno di alberoni.
Ok, vero. Allora: per le banalità che scrive, e le centinaia di migliaia di euro che si beccava ogni anno questo sociologo ormai fuori dal mondo (lo dimostra il pezzetto scritto dopo la morte di Amy Winehouse), potremmo lasciarlo lì dov'è. Spero che un giornale come Repubblica, aperto al mondo e alle tendenze, non annoveri tra le sue fila un pensatore un po' retrogrado.
Ha già fatto abbastanza danni, meglio altrove (soprattutto là dove Carmen lo ha collocato). E poi quanto a banalità anche la Nostra non scherza con tutti quei pezzi da PPR--.
La cosa incredibile e un po' vergognosa per noi feticisti è che - come scrive lui stesso - Alberoni fosse già stato a Repubblica. Io non me ne ricordavo affatto o forse avevo semplicemente rimosso stile Freud
GPP, non accostiamo la Aspesi ad Alberoni, per cortesia!
Anch'io non ricordavo la presenza di Alberoni tra le firme di Repubblica. Se recuperiamo uno degli annuari che furono pubblicati in occasione del decennale del giornale (e che Frank ci ripropose tempo fa) troveremo sicuramente il suo nome nell'elenco delle firme.
Sono andato a curiosare nell'archivio on-line: lì risulta che Alberoni ha collaborato su Repubblica tra l'inizio del 1984 e la fine del 1985. Non teneva una rubrica fissa, ma scriveva commenti su argomenti vari. E, ad una prima scorsa veloce, anche stimolanti (altro che la rubrica sul Corriere). Tipo questo: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/30/nessuno-in-pensione.html
Barbapapà, l'archivio di Repubblica on line comincia proprio dal 1984, è possibile che collaborasse già da prima. In rete ci sono tracce di un suo articolo dell'82. Ad ogni modo una breve parentesi, tanti anni fa, magari non era ancora l'Alberoni che conosciamo.
12 commenti:
Buuuuuuuuuuuu
Ma per carità di Dio! Ma per favore! Ma dai! Ma che!
Ma anche no!
beh, se c'è da scrivere cose del tipo "dobbiamo impegnarci a mettere in pratica i princìpi etici che affermiamo" o "sono poche le persone con animo sereno e obiettivo" o "avidità e dismisura portano alla rovina", allora mando il mio c.v. a ezio mauro. costo meno di alberoni.
Ok, vero. Allora: per le banalità che scrive, e le centinaia di migliaia di euro che si beccava ogni anno questo sociologo ormai fuori dal mondo (lo dimostra il pezzetto scritto dopo la morte di Amy Winehouse), potremmo lasciarlo lì dov'è. Spero che un giornale come Repubblica, aperto al mondo e alle tendenze, non annoveri tra le sue fila un pensatore un po' retrogrado.
Mi sono ripulito bene? :)
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!
Abbiamo già la Aspesi, basta e avanza
benissimo, andrea. grazie.
Tranquilli, ce l'ha soffiato il Giornale. Peccato che Forattini non lavora più lì, sarebbe stato un perfetto illustratore delle sue storie.
Ha già fatto abbastanza danni, meglio altrove (soprattutto là dove Carmen lo ha collocato). E poi quanto a banalità anche la Nostra non scherza con tutti quei pezzi da PPR--.
La cosa incredibile e un po' vergognosa per noi feticisti è che - come scrive lui stesso - Alberoni fosse già stato a Repubblica. Io non me ne ricordavo affatto o forse avevo semplicemente rimosso stile Freud
GPP, non accostiamo la Aspesi ad Alberoni, per cortesia!
Anch'io non ricordavo la presenza di Alberoni tra le firme di Repubblica.
Se recuperiamo uno degli annuari che furono pubblicati in occasione del decennale del giornale (e che Frank ci ripropose tempo fa) troveremo sicuramente il suo nome nell'elenco delle firme.
Sono andato a curiosare nell'archivio on-line: lì risulta che Alberoni ha collaborato su Repubblica tra l'inizio del 1984 e la fine del 1985. Non teneva una rubrica fissa, ma scriveva commenti su argomenti vari. E, ad una prima scorsa veloce, anche stimolanti (altro che la rubrica sul Corriere).
Tipo questo:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/30/nessuno-in-pensione.html
Barbapapà, l'archivio di Repubblica on line comincia proprio dal 1984, è possibile che collaborasse già da prima.
In rete ci sono tracce di un suo articolo dell'82. Ad ogni modo una breve parentesi, tanti anni fa, magari non era ancora l'Alberoni che conosciamo.
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