L'ultima, poi basta, giuro.
Deve essere uscita una circolare che
impone di iniziare ogni intervista a uno scrittore con una dettagliata
descrizione di mobilia e soprammobili. Ieri Matteo Nucci: "La casa di
Fernando Savater, a Madrid, è un labirinto di libri e oggetti di ogni
tipo". Oggi Franco Marcoaldi: "Appena metto piede nell'abitazione di
Alan Bennett - calda, piena di libri, quadri e oggetto d'ochi tipo...".
E c'è sempre questo stupore di fronte al fatto di trovare le case degli
scrittori piene di libri. Voglio vedere cosa scriveranno la volta che
ne troveranno una imgombra di radiatori d'automobile.
Fabio P.
3 commenti:
C'è da dire che il paginone della cultura di oggi è quasi monografico, visto che la parte di sinistra è dedicata agli scrittori gay, e tutta la parte centrale all'intervista con Bennett (gay). Ma cos'è, Babilonia? (calmi, scherzo)
Per non parlare della megaintervista a Tiziano Ferro
Per non parlare del film "Milk" trasmesso ieri sera da Rai Tre...
A parte ciò, l'osservazione di Fabio P. è appropriata, ma io credo che venga fatto per introdurre meglio il lettore che così può immaginare la location e tutto il resto.
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