Avete presente come parlano i personaggi dei film americani? "Amico, non so di cosa stai parlando, unisciti noi". Colpa di traduttori pedestri che riportano alla lettera espressioni che in italiano non esistono (solo da qualche anno hanno smesso di tradurre "fucking" in "fottuto" - "questa fottuta macchina non parte!" adesso è diventato "questa macchina del cazzo non parte!"). Il bello è quando poi queste espressioni entrano nel linguaggio comune. Per esempio su "Il giornale" di oggi, Stenio Solinas scrive un'articolessa inutile e dannosa per illustrare l'originale tesi che la sinistra è ormai una roba da salotti.
Se la prende con Francesco Piccolo che parla di un «un ceto medio riflessivo», si chiede chi lo incarnava a sinistra e dopo alcune domande retoriche conclude: "Di che cosa stiamo parlando?". Cinque righe dopo si scaglia in modo inconsulto contro la mobilia della casa di Sapegno e commenta: "Anche qui, di che cosa stiamo parlando?". Altre venti righe: dice che lui la tv non la guarda, e prorompe: "Piccolo invece ci lavora, e anche qui, di che cosa stiamo parlando?".
Viene da rispondere: se non lo sai tu che scrivi il pezzo, chi lo deve sapere?
Fabio P.
7 commenti:
gli house organs militanti e bastonatori (il giornale - libero - il tempo - il foglio) sono carta buona per avvolgere il pesce.
Non sapevo che "di che cosa stiamo parlando?" fosse un anglicismo, ma, come per altri tic linguistici ("piuttosto che" disgiuntivo, "settimana prossima", ecc.), ne avvertivo con epidermico fastidio l'inutilità e la snobberia. Ora so perché. Alla larga.
Hey, man, what are you talking about?
La mia preferita è il tormentone De Niro : "Stai parlando con me? Dico, stai parlando con me?"
Grandi risate!
ben detto, "cristo"!
Se aveste un decimo della cultura e del "saper scrivere" di Solinas!
Di che c...o state parlando?
Arroganti,spocciosi,snob,con la puzzetta sotto il naso,poveri untorelli...
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