giovedì 12 novembre 2015

I feticismi di oggi (parte seconda): Carlo Verdelli, il milanese che scrive su Roma.

Dopo le solite frecciatine ai social network, oggi l'Amaca di Serra si occupa del problema dei candidati sindaci che sono sempre più tecnici e sempre meno politici. Serra rimpiange gli anni in cui i sindaci comunisti erano tutti dirigenti di partito.

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Il bel pezzo di Michela Marzano in apertura di R2 ci ricorda quant'e scandaloso il fattaccio accaduto ieri a Padova e che l'ha vista coinvolta. Sebastiano Messina ci ha fatto il suo Bonsai odierno.

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Sempre in R2 paginata gossip del moscovita Nicola Lombardozzi su Katerina Putina, una delle figlie legittime di Vladimir Putin. Leggetela solo se avete tempo.

Così come non è indispensabile leggere la pagina a fianco del londinese Enrico Franceschini sulla "felicità lontano da Facebook". Sicuramente Serra e Mura non la leggeranno. O forse si.

E comunque Lombardozzi si rifà con gli interessi più avanti nello sfoglio in una bella paginata di Sport sul caso doping che ha sconvolto la Russia.

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Il feticismo del giorno è sicuramente il milanese Carlo Verdelli che scrive un pezzo su Roma. In realtà si tratta della recensione del nuovo libro di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo La notte di Roma. Quindi è anche una mezza automarketta.

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Non ha lo stesso fascino di quella di ieri di Moretti a Prince, ma è comunque da leggere l'intervista di Gino Castaldo a Little Steven.

E comunque Carlo Moretti c'e anche oggi, ma per un triste motivo: il coccodrillino di Andy White, batterista che ha suonato anche con i Beatles.

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Sono 13 e mezzo su 30 (forse record negativo) le pallocce assegnate oggi ai film dai critici cinematografici di Largo Fochetti. E dopo quattro settimane, noi pipierrini siamo ancora ansiosi di scoprire quante pallocce ha ricevuto il film La nostra quarantena.

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Sport: come dicono nella sua Benevento "sto già llà". Ci riferiamo al pezzo, in apertura di sezione, di Francesco Saverio Intorcia da Tubize, Belgio, dove domani la Nazionale affronta i padroni di casa recentemente diventati i nuovi padroni del campo. 

Presto lo raggiungerà il suo "caporale" Enrico Currò.

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